Il 59enne si è fatto trovare seduto su un muretto con ancora la pistola in mano
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Un uomo ha ucciso la moglie, da cui era separato, con un colpo di arma da fuoco, a Bra (Cuneo). Il delitto è avvenuto nel giardino di casa a Crosassa. L'uxoricida è un cinquantenne, titolare di un'azienda di autotrasporti. Quando sono arrivati i carabinieri, l'uomo era seduto su un muretto. Ad avvisare le forze dell'ordine le tre amiche della vittima che hanno assistito all'omicidio. In passato l'uomo aveva già minacciato la donna.
Secondo alcuni testimoni l'uxoricida teneva ancora tra le mani la pistola usata per uccidere la moglie. La coppia viveva in una villetta nella zona residenziale di Bra. Successivamente sono state rese note le generalità dei protagonisti: l'uxoricida si chiama Michele Bambino. La vittima, Marta Forlani, casalinga, era di qualche anno più giovane.
L'uomo minacciò la donna con la pistola davanti a un avvocato - I due, che avevano due figlie (di 23 e 20 anni), erano separati da qualche anno e, secondo gli elementi raccolti, l'uomo aveva già minacciato in passato la donna con una pistola. A quanto pare, l'episodio era avvenuto, qualche anno fa, alla presenza di un avvocato.
Un pugno in faccia alla donna, poi la tragedia - Dopo la separazione, i coniugi avevano creato due abitazioni separate nella stessa villetta. Oggi l'uomo si è recato a casa della ex moglie, che era in compagnia di tre amiche, chiedendole di poterle parlare. Al suo rifiuto l'ha prima colpita con un pugno e poi, dopo essersi temporaneamente allontanato, è tornato con una pistola Beretta, risultata rubata nel 2006 a Centallo (Cuneo) e ha esploso numerosi colpi, ferendo mortalmente la ex moglie.
Dopo l'uxoricidio, Michele Bambino si è chiuso nel più completo silenzio. Il movente del delitto potrebbe essere legato a motivi finanziari legati alla separazione. Problemi e rancori che si sono perpetrati nel tempo, anche se la coppia era già separata da oltre quattro anni.