Secondo "Viabilità Italia", non ci saranno giornate di traffico intenso né code di chilometri su tratti lunghissimi e tempi di percorrenza tra Nord e Sud maggiorati di ore
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Per la prima volta, dopo anni, per l'estate 2013 non è prevista nessuna giornata di traffico da "bollino nero", ovvero con code di chilometri su tratti lunghissimi e tempi di percorrenza tra Nord e Sud maggiorati di ore. Il nuovo scenario, delineato da "Viabilità Italia", il Centro di coordinamento del Viminale, sarebbe dovuto alla scelta degli italiani di vacanze mordi e fuggi, scaglionate nei diversi fine settimana.
La vacanza "mordi e fuggi" elimina le code - Non ci sono più dunque giornate "topiche" per le partenze perché sono finite le vacanze lunghe, a favore di quelle mordi e fuggi, scaglionate nei diversi fine settimana. E il calendario con le date a rischio, messo a punto da "Viabilità Italia", ha tenuto conto proprio di questo cambiamento, che porterà a flussi di traffico meno concentrati in una sola giornata e invece distribuiti nei week end di tutta la stagione estiva con destinazione le località turistiche.
La maggiore intensificazione del traffico è attesa a partire dall'ultimo week end di luglio. E il clou si dovrebbe registrare sabato 3 agosto, giornata nella quale, sulla base di quanto registrato negli anni precedenti, si prevedono volumi di traffico molto sostenuti in alcune aree con possibili code; niente a che vedere pero' con gli esodi da "bollino nero" degli anni passati.
La crisi cambia le vacanze degli italiani - Che a cambiare le abitudini degli italiani in fatto di vacanze sia la crisi lo rivela anche un'analisi della Coldiretti basata su un'indagine di Ipr marketing: rispetto allo scorso anno quasi 2 milioni di italiani rinunciano a partire a luglio, che resta comunque il mese più scelto dalle famiglie (lo preferisce una su 3) per le ferie 2013, per il semplice fatto che consente di risparmiare un po' rispetto all'altissima stagione. E in tutto il periodo estivo saranno meno di 32 milioni gli adulti che si concederanno almeno un giorno di vacanza fuori casa. Si taglia sulla durata della vacanza (lo fa il 25%) e sulla distanza delle mete (32%), e in tanti vanno alla caccia dei saldi con le offerte last minute. Il 18% parte in bassa stagione, mentre solo il 34% dichiara che non modificherà le proprie abitudini.
Tra le spese da tagliare in vacanza per far quadrare i conti, ci sono per il 33% quelle dei divertimenti come cinema, parchi giochi, discoteche, ma c'è anche un consistente 25% che abbassa il livello degli alloggi scelti, rinunciando ad una stella o più.