Il Comune e i residenti hanno fatto un esposto in Procura contro l'opera esposta a Venezia
Il suono delle campane continuo viene amplificato da enormi casse. Il rumore assordante fa addirittura vibrare i vetri delle finestre. Un effetto alquanto indesiderato prodotto dall'istallazione polacca della Biennale di Venezia che sta scatenando una vera e propria rivolta. Everything was forever, until it was no more dell’artista Konrad Smolenski "è una macchina sonora che evoca una reazione emotiva, un senso di inquietudine e di tensione", si legge nella presentazione del padiglione. Dalle 10 alle 18, escluso il lunedì, giorno di chiusura della mostra, le vibrazioni dal padiglione sono continue. Ma gli anziani della zona, insieme agli ammalati e a una decina di bambini non ne possono più. Dopo i controlli della polizia municipale, l’assessore all’Ambiente ha presentato un esposto alla Procura denunciando "un rumore frastornante". La Biennale ha provato a ridurre il disturbo ma i padiglioni sono extraterritoriali e sono liberi di gestirsi come meglio credono. Ma dopo l'esposto, la situazione sembra essere migliorata.