Durante un intervento di routine al San Martino. La Procura ha aperto un fascicolo sul decesso di una 53enne
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Una paziente di 53 anni è morta durante un intervento di cardiochirurgia di routine nel blocco operatorio dell'Irccs San Martino-Ist di Genova. A provocare la morte della paziente sarebbe stata una bolla d'aria entrata nel corpo mentre era in corso la circolazione sanguigna extracorporea. La direzione dell'ospedale ha disposto una verifica sul macchinario. La Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti.
Un "intervento di routine" con medici esperti e macchine sicure, dicono alla direzione sanitaria dell'ospedale, un intervento di protesi aortica per sistemare una valvola cardiaca che non funzionava più su una paziente relativamente giovane. Ma la donna non si è più risvegliata.
L'intervento era appena iniziato quando la macchina cuore-polmone utilizzata per la circolazione extra corporea, detta anche Cec, invece di sangue ha pompato aria nelle vene della donna che è morta praticamente subito. I chirurghi hanno immediatamente interrotto l'intervento ma per la paziente non c'è stato nulla da fare. La direzione sanitaria dell'ospedale ha avvisato la Procura: il pm di turno ha aperto un fascicolo contro ignoti, la cartella clinica della paziente e la macchina sono state sequestrate, la sala operatoria chiusa. Lunedì verranno svolte l'autopsia sul corpo e una consulenza tecnica sulla macchina.
L'apparecchio, dicono al San Martino, ha sempre funzionato perfettamente. Pur non essendo nuovissimo, fino a ieri non aveva mai dato problemi. Altre macchine come queste sono in dotazione al San Martino e ora saranno controllate dal dipartimento sanità della Regione Liguria e della direzione sanitaria del nosocomio.