A bordo del mezzo 48 persone. Solo 10 sopravvissuti e sono tutti in gravi condizioni. Operatori dell'autostrada raccontano che il mezzo era senza porta anteriore e soprattutto senza trasmissione. L'autista avrebbe disperatamente tentato di frenare il bus appoggiandosi al guard-rail
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Tragico incidente avvenuto sull'autostrada A16 Napoli-Canosa: un pullman è precipitato da un viadotto alto circa 30 metri. I cadaveri recuperati sono 38: di questi 35 sono stati estratti dal bus, mentre tre sono deceduti dopo essere stati ricoverati negli ospedali della zona. I feriti sono 10, alcuni molto gravi. L'incidente è avvenuto tra Monteforte Irpino e Baiano. Tra le vittime anche l'autista del bus.
Ipotesi di guasto ai freni - Terribili le fasi della tragedia. L'autobus avrebbe investito alcune automobili incolonnate sull'autostrada. Avrebbe sfondato il guardrail e sarebbe precipitato in una scarpata dopo un volo di 25-30 metri. Tra le varie ipotesi che vengono ora vagliate c'è anche quella di un guasto ai freni. Il tratto dove è avvenuto l'incidente è considerato particolarmente pericoloso e già in passato erano avvenuti alcuni sinistri. Si tratta di un tratto dell'autostrada A16 Napoli-Bari, subito dopo il casello di Avellino ovest, in forte pendenza, nel territorio tra i comuni di Monteforte Irpino e Baiano. Le condizioni del tempo, al momento dell'incidente, erano buone. Secondo alcune ipotesi le auto erano incolonnate per via dei limiti di velocità che sono in vigore in quel tratto.
Un testimone: "E' scoppiata una gomma" - "Mia nipote mi ha raccontato che è scoppiata la gomma sinistra dell'autobus. L'autista ha cercato di tenere il controllo in tutti i modi ma non c'è riuscito e il bus è sbandato finendo giù nel dirupo". A raccontarlo è Vincenzo Rusciano, lo zio di una superstite dell'incidente.
Polstrada: "Nessuna traccia frenata" - Nel luogo dove è avvenuto l'incidente con un bilancio di 38 morti la polizia autostradale non ha rilevato segni di frenata da parte dell'autobus. Il mezzo secondo una prima ricostruzione si è strascinato lungo una barriera di cemento ed ha poi sfondato il guardrail finendo nella scarpata.
Solo undici i sopravvissuti - Sono soltanto 11 i superstiti dell'incidente stradale. Lo confermano fonti dei soccorritori. Le persone ancora in vita sono state ricoverate, tutte in gravi condizioni, nell'ospedale di Avellino e di altri comuni limitrofi. Sono 6 donne, 2 uomini e 3 bambini. I soccorritori avevano estratto ancora in vita una donna, la quale tuttavia è morta dopo pochi minuti.
A bordo tra 47 e 49 persone - Gli investigatori sono in contatto con un hotel di Telese Terme (Avellino) dove sabato sera ha pernottato la comitiva che era a bordo del pullman. Al momento dell'incidente a bordo dell'autobus, che può trasportare fino a 54 passeggeri, dovevano esserci tra 47 e 49 persone.
Tornavano da un pellegrinaggio da Padre Pio - Nel pullman vi erano in tutto una quarantina di persone che tornavano a Giugliano (Napoli) dopo essere stati in pellegrinaggio un santuario sui luoghi di Padre Pio. I vigili del fuoco stanno lavorando alla luce delle foto elettriche in una zona molto impervia e hanno estratto vivi dalle lamiere del pullman alcuni bambini (4 o 5 secondo fonti degli stessi vigili del fuoco). Nell'incidente sono rimaste ferite anche alcune persone che si trovavano nelle auto incolonnate sull'autostrada e che sono state tamponate dall'autobus.
Letta annulla la visita all'acropoli di Atene - Il premier Enrico Letta ha annullato una visita privata all'acropoli di Atene in segno di lutto per la tragedia stradale avvenuta in Irpinia. Il presidente del Consiglio, in missione in Grecia, proseguirà la sua agenda con gli impegni ufficiali, che lo vedranno tra l'altro incontrare il primo ministro Antonis Samaras.
Tre bimbi in ospedale a Napoli, uno è molto grave - Tre dei bambini coinvolti nel tragico incidente di Monteforte Irpino (Avellino), dove un bus è precipitato in una scarpata da un viadotto, sono ricoverati nell'ospedale pediatrico Santobono di Napoli. Si tratta di due maschie ed una femmina. Uno dei due maschi è in rianimazione, l'altro è ricoverato in chirurgia d'urgenza, mentre la piccola è nel reparto di neurochirurgia, dove è stata sottoposta a un intervento chirurgico ed era già stata sottoposta a una tac dell'ospedale di Nola (Napoli), dal quale è stata poi trasferita.