numeri soprendenti

Cambiano le abitudini dei fumatori italiani

I dati diffusi dal Rapporto Nomisma rivelano un calo nell'acquisto delle sigarette tradizionali, ma anche una crescita esponenziale del tabacco trinciato e di quelle elettroniche

31 Lug 2013 - 18:10
 © Ansa

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Cala l’acquisto di sigarette nei tabaccai, ma allo stesso tempo cresce il consumo di trinciato, ovvero del tabacco sfuso. Una crescita sorprendente ed esponenziale quella delle sigarette fai da te, che nel 2012 hanno avuto un incremento del 229%; altro aumento è quello che riguarda le e-cigarette, le elettroniche sempre più diffuse sul mercato, oltre che i sigari. Un netto cambiamento quindi del modo di fumare degli italiani.

Da una parte il calo di consumi delle classiche bionde nel pacchetto, meno 8% rispetto al 2011 e 14% negli ultimi cinque anni, dall’altro il boom del fumo “alternativo”. È questo lo scenario presentato oggi a Roma dal 16esimo Rapporto Nomisma, in cui sono stati evidenziati anche i possibili motivi di questo cambiamento. Il giro d’affari è stato toccato principalmente da cause economiche come l’aumento dell’Iva, che ha portato sempre più tabagisti a provare le sigarette da realizzare a mano. Le congiunture finanziarie hanno poi sviluppato sensibilmente il mercato nero, che pesa ora per il 10% sul mercato legale (il triplo rispetto a tre anni fa), con conseguenti ricadute su una produzione già ridimensionata.

Di questo passo, le stime evidenziano possibili mancate entrate per lo Stato di oltre un miliardo di euro, ha sottolineato Denis Pantini, direttore Area Agricoltura e Industria alimentare di Nomisma. L’aumento delle sigarette illegali potrebbe inoltre influire sulla salute delle persone, per questo il “Coordinamento di parlamentari italiani per la tutela della produzione tabacchicola nazionale” ha dichiarato che “la difesa del tabacco Made in Italy è anche difesa della salute dei consumatori, che possono contare su produzioni di qualità e tracciabilità”. La vendita di tabacco in Italia al momento si aggira attorno ai 19 milioni di euro, ma non sono disponibili dati che rivelino l’aumento o la diminuzione dei fumatori. Quello che è certo è che le abitudini in questo senso sono cambiate, con meno sigarette tradizionali in circolazione e più cicche ed e-cig.

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