Si sospetta una variante della sindrome di Creutzfeld-Jacob. L'uomo di Ariano Irpino trasferito a Napoli
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Si sono aggravate le condizioni di un uomo di Ariano Irpino, nell'Avellinese, colpito da una sospetta variante della sindrome di Creutzfeld-Jacob, meglio nota come sindrome della "mucca pazza". Il paziente, in seguito al peggioramento, è stato trasferito a Napoli. Il direttore dell'Istituto zooprofilattico di Portici, Antonio Limone, rassicura e ricorda che, grazie ai controlli, è difficile che "carne infetta arrivi sulle tavole dei consumatori".
Solo a Napoli la diagnosi definitiva - In precedenza l'ammalato era stato ricoverato una prima volta nello scorso giugno al "Rummo" di Benevento, dove gli era stata diagnosticata una cisti al terzo ventricolo. Poi, dopo essere stato dimesso, nuovo ricovero, ancora nell'ospedale beneventano, dal quale, in seguito al peggioramento delle condizioni di salute, è stato trasferito a Napoli con la diagnosi di "encefalopatia spongiforme probabile".
Forse si è cibato di carne infetta - I controlli a cui viene sottoposto devono accertare se sia affetto da una variante del morbo della "mucca pazza", legata al consumo di carne infetta. "L'ultimo caso - afferma Antonio Limone, Commissario dell'Istituto zooprofilattico di Portici- è stato registrato tre anni fa ma ho qualche dubbio a ritenere che il paziente abbia mangiato carne affetta dal prione: i nostri controlli ci dicono che un capo bovino su 100mila risulta infetto e che, grazie ai passi avanti nei controlli alimentari in questo settore, non può accadere che carne infetta arrivi sui mercati e sulle tavole dei consumatori".