POLIZIA SCETTICA

Yara, si fa vivo l'autore del messaggio di Rho

"Mi chiamo Mario e sono stato io", scrive in una lettera di tre pagine indirizzata al cappellano dell'ospedale. Poi telefona in portineria. Si indaga ma resta possibile che si tratti di un mitomane

08 Ago 2013 - 15:41
 © Ansa

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Nuovi sviluppi sul caso Yara. Un uomo, che dichiara di chiamarsi Mario, ha inviato una lettera al cappellano dell'ospedale di Rho (Milano), oltre a telefonare in portineria. Si tratterebbe della stessa persona che, nei giorni scorsi, aveva scritto sul registro di una chiesa "Vi prego, informate la polizia di Bergamo: qui è passato l'omicida di Yara Gambirasio. Che Dio mi perdoni". Probabilmente è un mitomane e gli inquirenti sono scettici.

Prima la lettera - Martedì il cappellano dell'ospedale di Rho, don Antonio Citterio, sotto lo zerbino della porta di casa ha trovato una busta contenente una lettera. Tre fogli scritti a penna e firmati da un certo 'Mario', che non ha lasciato il cognome, tantomeno indizi utili per essere rintracciato. "Sono stato io a scrivere il messaggio sul libro delle preghiere in chiesa", avrebbe ammesso nella missiva.

Poi la telefonata - Il contenuto della lettera, nei dettagli, è top secret e al vaglio degli inquirenti. Alla lettera è seguita una telefonata alla portineria dell'ospedale: "Buongiorno, mi chiamo Mario, sono malato di cancro. Sono io l'autore del messaggio in chiesa su Yara. Volevo solo sapere se il cappellano ha ricevuto la mia lettera".

Al setaccio della polizia i filmati dell'ospedale - L'ingresso dell'ospedale di Rho è presidiato dalle telecamere: la polizia ha preso in consegna i filmati per cercare tracce della persona che si è spacciata per l'assassino di Yara. Trattandosi di un caso molto delicato e finora senza svolte, gli investigatori non trascurano nulla. Stanno dunque cercando di capire come abbia fatto questo Mario a far recapitare la lettera: l'ha portata di persona o l'ha fatta consegnare? La polizia sta anche cercando di risalire al numero che ha telefonato in ospedale.

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