I cadaveri trovati sulla battigia della spaggia. Le vittime, tra cui un minorenne, avevano tentato di raggiungere a nuoto la riva. Angelino Alfano si rivolge alla Ue: "I mercanti di morte vanno fermati"
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Uno sbarco di immigrati clandestini è avvenuto all'alba a Catania. Sei di loro sono morti. I corpi sono stati trovati sulla battigia della spiaggia del lungomare Plaia. Sul posto sono giunti Guardia costiera, polizia e carabinieri per ricostruire le dinamiche dell'accaduto e prestare i primi soccorsi. I sei, che non sapevano nuotare, sarebbero annegati durante il disperato tentativo di raggiungere la riva. Sul natante c'erano almeno 120 persone.
Il peschereccio arenato a 15 metri dalla riva - Il peschereccio con cui erano arrivati si è arenato a 15 metri dalla riva. Gli extracomunitari, molti dei quali pare provenienti dalla Siria, non sapendo nuotare sono così precipitati in un canale profondo alcuni metri che c'era prima della battigia e che li ha inghiottiti. Secondo gli investigatori, volevano raggiungere la battigia per fuggire. Tra i sopravvissuti donne e anche bambini molto piccoli. Sono stati soccorsi dalle forze dell'ordine e dalla guardia costiera e trasferiti nel porto di Catania per l'identificazione e i soccorsi.
Tra le vittime anche un minore - Le vittime dello sbarco, secondo quanto emerso, sarebbero tutte di età inferiore ai 30 anni. Tra loro c'è anche un minorenne, un ragazzo di 13-15 anni. In tutto sulla barca c'erano 55 minorenni, provenienti da Siria e Egitto, 17 dei quali non accompagnati. Tra questi anche tre ragazzine e cinque donne, una delle quali incinta. E' quanto emerge dai primi controlli eseguiti dalle forze dell'ordine che stanno cercando anche di identificare eventuali scafisti.
Viaggio durato una settimana, un bimbo in ospedale - Un bambino disidratato, dei 98 immigrati sbarcati a Catania, provato dal lungo viaggio, durato circa una settimana, è stato ricoverato per precauzione in ospedale. Visiti mediche sono state disposte anche per una donna incinta. I naufraghi hanno detto di provenire prevalentemente dall'Egitto e dalla Siria. Tra loro ci sono anche 17 minorenni. Il procuratore capo di Catania, Giovanni Salvi, ha aperto un'inchiesta: il reato ipotizzato è, al momento, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e omicidio colposo plurimo.
Aperta un'inchiesta - Gli investigatori, vista la piccola stazza dell'imbarcazione, non escludono che i migranti siano stati lasciati al largo della Sicilia da una "nave madre". Sulla morte dei sei naufraghi e sullo sbarco la Procura di Catania ha aperto un'inchiesta, delegando polizia e carabinieri.
Immigrazione, Kyenge: "Avviare forte pressione su Europa" - I morti di Catania, ha commentato il ministro per l'integrazione Cecile Kyenge, "richiamano ancora una volta la necessità che l'emergenza umanitaria venga affrontata in maniera più larga e condivisa da tutta la comunità europea". E ancora: "Le persone che quotidianamente arrivano stremate sulle nostre coste, che giungono a noi sfidando il mare fuggendo da guerre e privazioni o nella prospettiva di una speranza di vita migliore o di una occasione di riscatto, richiamano ciascuno ad una responsabilità più ampia che ci parla di accoglienza e solidarietà".
Alfano: "Fermare i mercanti di morte, Ue collabori" - "La tragedia avvenuta oggi sulle coste di Catania ripropone con forza la necessita di fermare i mercanti di morte". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, chiedendo all'Unione europea una "collaborazione più attiva". I migranti morti a Catania, ha proseguito Alfano, richiamano "con urgenza la necessità di un rafforzamento della collaborazione non solo dell'Italia, ma di tutti i Paesi dell'Unione europea con i Paesi di origine dei flussi migratori, per evitare di assistere ad altre morti".