LAVORAVA IN SPA

Pinzolo, porta la ex a cena poi la uccide

Il corpo della donna, Lucia Bellucci, 31 anni, è stato trovato nell'auto dell'uomo, noto avvocato veronese. Già denunciato per stalking, dovrà rispondere di omicidio aggravato

13 Ago 2013 - 08:04
 © Dal Web

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Una donna addetta ad un centro benessere di Pinzolo, in val Rendena, è stata uccisa e il suo corpo è stato trovato nell'auto dell'ex fidanzato, Vittorio Ciccolini, avvocato di 44 anni, parcheggiata nel garage dell'uomo a Verona. Della donna, Lucia Bellucci, 31 anni, originaria di Pergola (Pesaro-Urbino), si erano perse le tracce da venerdì sera, quando si era rivista con l'ex per una cena al ristorante. Lui è accusato di omicidio aggravato.

Il ritrovamento a Verona - Dopo la cena al ristorante "Mezzo Soldo" a Spiazzo Rendena, entrambi erano spariti nel nulla. Fino a quando l'auto dell'ex fidanzato, una Bmw serie 1 cabrio grigia, è stata trovata nel garage della casa di sua madre, nel quartiere Borgo Roma. All'interno, sul sedile del passeggero, c'era il corpo senza vita di Lucia Bellucci, coperto con un telo.

Uccisa con 2 coltellate - Ciccolini avrebbe ucciso Lucia con due coltellate al cuore in auto, in Trentino. Poi avrebbe cercato di spostare il corpo nel bagagliaio. Ma, non riuscendoci, avrebbe guidato con il corpo coperto dal telo al suo fianco fino a Verona. Alla vista dei carabinieri Vittorio Ciccolini, noto avvocato veronese del ramo penale, ha tentato di scappare, ma poi è stato fermato.

L'uomo è accusato di omicidio aggravato - L'uomo è indagato per omicidio aggravato e occultamento di cadavere. Sia a casa, che nel suo studio legale Vittorio Ciccolini aveva lasciato dei biglietti con la scritta "perdonatemi".

Il telefonino della vittima e l'auto dell'ex - Ad imprimere una svolta alle indagini sarebbero stati l'Iphone di Lucia ritrovato nei pressi della ferrovia, come se qualcuno l'avesse lanciato per disfarsene, e la descrizione dell'auto sportiva dell'ex fidanzato Vittorio Ciccolini fatta dai familiari della vittima agli investigatori, che corrispondeva con quella descritta dai testimoni che avevano visto la coppia cenare al ristorante in val Rendena. A dare l'allarme sulla scomparsa della giovane era stato il direttore dello Chalet del Brenta, dove la donna avrebbe dovuto prendere servizio nei giorni successivi.

Lei lo aveva denunciato per stalking - La relazione della Bellucci con Ciccolini era durata due anni. Poi, al termine, sembra che lei avesse denunciato l'ex compagno per stalking alla Procura di Trento. La ragazza aveva da poco iniziato una nuova relazione e aveva accettato l'incontro perché sperava di mantenere un rapporto civile con l'ex.

Il sindaco: "Amata da tutti" - "Conoscevamo bene Lucia, una ragazza che qui era amata da tutti. E' una tragedia che ha colpito al cuore la città", ha commentato il sindaco di Pergola (Pesaro Urbino, Francesco Baldelli. Lucia Bellucci era figlia del medico di base di Pergola, Giuseppe. Una famiglia, quella della giovane donna, composta anche dalla mamma e da due fratelli. "Fino a pochi giorni fa - ricorda il sindaco - era qui in paese, con gli amici e i parenti. Nel tempo si era costruita una professione, era una persona davvero benvoluta da tutti".

Sarebbe stato il suo primo giorno di lavoro - Alla fine della scorsa settimana Lucia si era stabilita in un paese della val Rendena e si sarebbe dovuta presentare all'hotel Chalet del Brenta a Pinzolo, non lontano da Madonna di Campiglio, dove era stata assunta come addetta al centro benessere. All'appuntamento però non è mai arrivata.

Ristoratore: "A cena lui era molto premuroso con lei" - Rino Lorenzi, il titolare del ristorante "Mezzo Soldo", a Spiazzo Rendena, dove Lucia Bellucci ha cenato per l'ultima volta prima di essere uccisa, ricorda molto bene quella cena. "Erano entrambi molto eleganti, sono arrivati verso le 19 e la cosa che più mi ha colpito erano le premure che lui usava verso lei: l'ha consigliata sulla scelta dei piatti e una volta ha richiamato l'attenzione di un nostro cameriere per sollecitare un piatto di verdure che aveva ordinato la povera signora". Una cena descritta come "normalissima" e l'uomo con l'atteggiamento "di uno che volesse corteggiare la povera ragazza o che cercasse di riconquistarla". Lorenzi parla di una "discussione pacata per tutta la serata, come in una cena romantica".

Amici sotto shock: "Vittorio aveva sofferto per fine relazione" - "Sapevamo che Vittorio aveva sofferto per la fine di quel rapporto, ma nessuno poteva immaginare quello che poi è successo". Anche i colleghi e gli amici del circolo tennistico di Verona sono sotto shock per la vicenda. Campione italiano di tennis a squadre per avvocati, andava spesso all'Associazione Tennis Verona, prestigioso circolo della "Verona bene". "Però si vedeva che non era sereno. Quella storia finita lo tormentava. Era molto bravo, ma ultimamente giocava male perché non stava bene", racconta un socio.

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