I piccoli erano con un 30enne romeno, amico di famiglia. I genitori ne avevano denunciato la scomparsa fuori da una chiesa nel quartiere di San Basilio. I carabinieri: "E' stata un'incomprensione"
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Sono stati rintracciati dai carabinieri i due gemelli di sei anni scomparsi a Roma. I piccoli stanno bene ed erano con il 30enne romeno amico di famiglia, insieme agli altri due bambini ricercati. Dalle prime dichiarazioni dell'uomo, tutti insieme sarebbero andati al mare. "E' stata un'incomprensione", ha detto il comandante dei carabinieri di Roma, generale Maurizio Mezzavilla.
Alexander e Sebastian erano dunque in compagnia di un conoscente del padre che li aveva portati al mare senza avvertire i genitori. Proprio loro avevano dato l'allarme della scomparsa verso l'ora di pranzo a San Basilio, periferia sud orientale di Roma. Con i piccoli e il 30enne c'erano anche altri due bambini affidati all'uomo da un'altra connazionale. I bimbi stanno bene, l'uomo aveva lasciato il cellulare a casa e non sospettava nemmeno lontanamente che i carabinieri li stessero cercando dappertutto.
Si conclude così una vicenda che aveva fatto temere un sequestro o peggio. I gemellini stavano giocando con gli altri bambini nel cortile di una chiesa ortodossa costruita in lamiera in un viottolo di San Basilio. Ad un tratto i genitori non li hanno più visti, erano spariti. Subito si è pensato a un amico romeno, Constantin, frequentatore della parrocchia che aveva in custodia altri due bambini, figli di una badante che risiede a Frosinone. I carabinieri cercano l'uomo e suo fratello Petru, con i quattro bimbi.
La procura apre un fascicolo senza ipotesi di reato. "E' un amico, se li ha presi lui non gli farà del male", dice il padre dei gemelli, Vassily Cauzeanu, meccanico 50enne in Italia da diversi anni. Alla fine avrà ragione. "E' stato un attimo - aggiunge -. Era finita la funzione e non c'erano più". La moglie Ana, badante, accusa un malore per la scomparsa dei figli, poi raggiunge il marito nella caserma di San Basilio. La coppia abita a Zagarolo, in provincia di Roma, e ha altri 5 figli più grandi che non vivono più con loro, alcuni sposati.
Tutto è accaduto all'esterno della chiesa ortodossa dei Santissimi Martiri di Roma, un edificio di metallo e poca muratura alla fine di vicolo di Ponte Mammolo. Una stradina sterrata che parte da via Tiburtina con una concessionaria d'auto (chiusa) e finisce nel nulla di una campagna sporca. Vicino alla chiesa ortodossa alcuni tuguri con diverse famiglie romene e qualcuna italiana. Cani che gironzolano, spazzatura, ma non lontano la fermata della metro B. Una comunità che ha visto un'intera periferia mobilitata prima nella caccia all'uomo, poi nel sollievo del ritrovamento.
Costantin è un tipo strano, dicono alcuni, ma altri assicurano che non ha mai fatto del male a nessuno. Altezza media, occhi e capelli corti scuri, fa il muratore e pratica il judo, racconta Marina Oprea, la perpetua di padre Mercurie, il pope della chiesa. Abbastanza affidabile da dargli in custodia i due figli di un'altra donna della comunità. Doveva riportarli la mattina seguente. Da capire perché abbia preso anche Alexander e Sebastian. Una leggerezza, forse un malinteso con i genitori. Fatto sta che Costantin si era portato i bambini al mare a Ladispoli, vicino a Roma.
Il 30enne: "Non pensavo di creare allarme" - Sono stati portati alla stazione dei carabinieri di San Basilio i due gemelli. I carabinieri hanno anche ascoltando il 30enne romeno che era con loro e che è stato fermato mentre tornava a casa con i piccoli. "Scusate, non pensavo che avrei creato tutto questo allarme, sono dispiaciuto. Eravamo andati al mare", avrebbe detto l'uomo ai militari.