NELLA NOTTE

Fermo, tragica gita in mare: pedalò si rovescia Muore un sedicenne, si salvano i tre amici

Il giovane è stato ripescato dopo una notte di ricerche: il corpo si era incagliato sugli scogli. Sembra che non sapesse nuotare

20 Ago 2013 - 18:58
 © Ansa

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Il  16enne scomparso nella notte durante una gita in pedalò nelle acque al largo di Fermo è stato trovato morto. Il corpo di Riccardo Galiè è stato ripescato dai soccorritori: era incagliato fra gli scogli, a poca distanza dalla riva. Il ragazzo era finito in acqua dopo che il pedalò si era rovesciato. I tre amici che si trovavano con lui, che forse non sapeva nuotare, erano riusciti a salvarsi raggiungendo la riva a nuoto.

I genitori di Riccardo, il padre operaio di un mobilificio a Sarnano, la madre titolare di una pizzeria al taglio ad Amandola, non hanno assistito alla scena del ritrovamento del corpo senza vita del figlio. Dopo una notte di ansia trascorsa sulla spiaggia infatti, gli agenti della polizia li avevano convinti ad allontanarsi per qualche ora dal luogo delle ricerche, condotte da mezzi della Capitaneria di porto, dei vigili del fuoco e da un elicottero della guardia di finanza. 

Uno dei protagonisti della tragica bravata, un 19enne, è ancora ricoverato in stato di ipotermia in ospedale. Pare che il 16enne non sapesse nuotare. Il cadavere è stato avvistato fra le due barriere frangiflutto della costa, circa 700 metri a sud dal luogo in cui il pedalò, che era privo del tappo di sicurezza, si è ribaltato trascinando in acqua i quattro occupanti. Il corpo è stato poi raggiunto e portato a riva da cinque sommozzatori. Dalla scogliera alla spiaggia ci sono solo 60 metri, una distanza che però Riccardo non è riuscito a coprire, nonostante gli amici fossero tornati indietro per aiutarlo. 



Il sindaco: "Assurdo buttare la vita così" - Dopo la tragica fine di Riccardo, è intervenuto il sindaco di Amandola Giulio Saccuti, che ha commentato: "Non si può buttare la vita così...". La famiglia di Riccardo, dice, "è molto conosciuta ad Amandola: abbiamo condiviso la loro ansia e ora siamo vicini al padre e alla madre del ragazzo, per questa tragedia che colpisce l'intera comunità".

In paese intanto aumentano anche gli interrogativi: come hanno fatto i quattro a raggiungere la spiaggia di Lido di Fermo e ad allontanarsi in mare in piena notte?

Qualcuno sostiene che sono saliti su un pullman, altri pensano che ad accompagnarli in auto siano stati uno o più maggiorenni, e che il gruppo si sia poi diviso. Nessuno avrebbe dissuaso i quattro amici dalla loro bravata ai limiti dell'incoscienza. 

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