Avellino, l'aggressore, ex guardia giurata, si è costituito subito dopo l'omicidio: tre i feriti
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E' in condizioni di morte cerebrale Carolina Sepe, 25 anni, la ragazza incinta ferita a Lauro (Avellino) con un colpo di pistola alla testa durante un litigio nel quale è stato ucciso il padre, Vincenzo Sepe, 44 anni. Il responsabile del delitto, il 40enne Domenico Schettino, si è costituito subito dopo. Nella lite tra vicini di casa sono rimaste ferite altre tre persone.
La ragazza è ricoverata nell'ospedale Cardarelli di Napoli dove i medici stanno facendo ogni sforzo per salvare il feto, alla decima settimana di vita. Le autorità sanitarie non hanno confermato l'avvio o meno della procedura formale per la dichiarazione della morte cerebrale. Schettino, ex guardia giurata ora senza lavoro, ha sparato e ferito un altro figlio di Sepe, Orlando, 21 anni, e la suocera, Bettina Crisci. Nella sparatoria è rimasta ferita in maniera lieve anche la convivente di Sepe, Vincenzina Ferraro, 42 anni.
Orlando Sepe è stato portato all'ospedale di Nola (Napoli) dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico. Schettino è andato a casa di Sepe poco prima delle 20 e, dopo essersi fatto aprire, ha cominciato a sparare uccidendo l'uomo e ferendo i familiari. All'origine del litigio, a quanto pare, ci sarebbe un problema di viabilità sorto sabato fra Sepe e Schettino, che vivono a Lauro a poche centinaia di metri uno dall'altro.