Gli accertamenti sul cadavere della ragazza escludono l'ipotesi di un incidente
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Marilia Rodrigues Silva Martins, la 29enne brasiliana trovata senza vita nell'ufficio nel quale lavorava a Gambara, nel Bresciano, è stata uccisa. Lo ha stabilito l'esito dell'autopsia eseguita lunedì mattina. Nel locale dove è stato rinvenuto il cadavere c'era odore di gas e la caldaia sicuramente è stata manomessa. Gli esami sul corpo della giovane hanno inoltre confermato che Marilia aspettava un bambino, circostanza già emersa nei giorni scorsi.
Nella stanza dove c'era il cadavere è stato trovato anche un flacone di acido. In particolare è risultato svitato il tubo della caldaia, un dettaglio che potrebbe pesare non poco nelle indagini. Da chiarire ancora alcuni aspetti della vita privata della 29enne. La donna è stata trovata riversa sul pavimento dell'ufficio dove lavorava da qualche mese in una posizione e con ferite che un malore o una semplice caduta non basterebbero a giustificare.
I carabinieri stanno poi tentando, tramite l'ambasciata, di mettersi in contatto con i familiari della donna in Brasile, mentre nelle ultime ore sono stati sentiti i titolari della "Alpi aviation do Brasil", ditta che vende ultraleggeri con sede a Gambara per cui lavorava la 29enne, così come colleghi e amici della ragazza. Ascoltato dagli investigatori anche chi in paese viene indicato come il fidanzato della donna, che nel pomeriggio di venerdì sarebbe stato visto più volte in un bar vicino all'ufficio dove è stato trovato il corpo.
Una vita sfuggente - Marilia sembra che non avesse una dimora fissa nel Bresciano, ma che si spostasse spesso per la provincia e che a volte passasse la notte in ufficio. Poco conosciuta in paese, senza parenti in Italia, qualcuno la ricorda con un trolley al seguito. Una vita quasi sfuggente, la sua, che ora viene passata al setaccio in attesa di una svolta che potrebbe arrivare nel giro di poche ore.