Il caso sta scuotendo la piccola comunità di Saluzzo. Il docente, che ha rinunciato al Tribunale del Riesame e quindi alla possibilità di tornare libero per restare ai domiciliari, avrebbe ammesso di aver avuto rapporti, tutti però volontari
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Valter Giordano, il professore del liceo Soleri di Saluzzo arrestato con l'accusa di aver avuto relazioni sessuali con due allieve, rinuncia al Tribunale del Riesame, previsto per lunedì, e opta per restare agli arresti domiciliari. Lo hanno reso noto i suoi difensori precisando che non commenteranno subito le ragione della scelta ma allo stesso tempo ritengono che ai domiciliari il loro assistito possa evitare l'assalto dei media.
Il professore avrebbe riconosciuto i rapporti sessuali con le studentesse ma spiegando che si trattavano, in ogni caso, di rapporti consenzienti e non violenti. E' la linea difensiva seguita fin dal momento dell'arresto, in cui aveva chiesto di potersi curare, ammettendo di avere sbagliato e dicendosi pentito di quel che aveva fatto.
"Il nostro assistito ha risposto a tutte le domande, in modo sereno e collaborativo", hanno dichiarato i due legali. Al termine dell'interrogatorio Giordano era tornato nella comunità di recupero. Nel Riesame i giudici avrebbero dovuto valutare nei confronti di Giordano le possibilità di ripetizione del reato, di pericolo di fuga e di inquinamento delle prove, ma anche i rischi connessi a un assalto mediatico nei suoi confronti, o alla possibilità che lui potesse venire in contatto con le due giovani coinvolte nella vicenda. Tutte ipotesi che, con questa decisione, vengono ora meno.
Il professore, che è accusato di violenza sessuale con abuso di autorità, di detenzione di materiale pedopornografico e, in un procedimento parallelo, di istigazione al suicidio di un'altra studentessa del Soleri, morta suicida nel 2004 quando aveva 15 anni, fin dal momento dell'arresto aveva chiesto di potersi curare, ammettendo di avere sbagliato e dicendosi pentito di quel che aveva fatto. Molti dei suoi allievi lo hanno sempre difeso, in particolare le ragazze, secondo le quali almeno parte della responsabilità di quanto accaduto alle loro due compagne. Una di loro, la più giovane, dovrebbe tornare in classe al Soleri martedì mattina, per il primo giorno del nuovo anno scolastico. In settimana la ragazza era stata convocata con il padre dalla preside, Alessandra Tugnoli, con cui aveva discusso dell'accaduto. La studentessa ha già dato mandato all'avvocato torinese Francesca Violante di rappresentarla nell'eventuale processo. L'altra, che ormai non frequenta più la scuola, incontrerà lo stesso legale in settimana.