Roma, l'animale di un romeno era stato aizzato contro la polizia. Ma si è avventato contro la donna mordendola alle mani, ai glutei, a un polpaccio e a una coscia. Lei dall'ospedale: "Dimenticatevi il mio nome"
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Gigliola Guerinoni, nota come la "Mantide", che scontò una severa condanna per l'omicidio dell'amante, il farmacista Cesare Brin, è stata azzannata per strada a Roma da un cane aizzato dal suo proprietario, un romeno, contro la polizia. Ma l'animale ha colpito lei, che passava per caso, con morsi alle mani, ai glutei, a un polpaccio e a una coscia. Il cane, legato con una corda a un'inferriata in attesa di un veterinario, poi è morto soffocato.
La Guerinoni, che abita a Roma, domenica alle 20,30 - come riferisce il Messaggero - stava camminando in via Francesco Selmi, in zona San Basilio. Vicino a lei c'erano gli agenti intervenuti per fermare Vasile Popov e Girgiu Cosmi, romeni di 40 e 36 anni, che stavano danneggiando la vetrina di una pizzeria perché il proprietario si era rifiutato di dar loro da bere. Vedendo i poliziotti, Cosmi ha aizzato il proprio cane, un molosso di circa 60 kg. Ma l'animale ha notato la Guerinoni e si è lanciato su di lei. Ora si trova ricoverata in ospedale dove è stata sottoposta ad un intervento chirurgico di ricostruzione della muscolatura della gamba sinistra.
La morte del cane - Gli agenti hanno poi preso una corda, l'hanno legata attorno al collo del cane e lo hanno bloccato a un'inferriata per neutralizzarlo prima dell'arrivo di un veterinario. L'animale però si è agitato e poco dopo è morto soffocato dalla corda suscitando un'ondata di polemiche.
"Dimenticatevi il mio nome" - Dall'ospedale Gigliola ha detto al Messaggero di voler essere dimenticata. "Non voglio che si faccia più il mio nome. Sono state dette troppe bugie. Ho una famiglia e non voglio esporla a rischi", ha aggiunto la Guerinoni che, a 68 anni e ancora attraente, dopo due matrimoni falliti e diversi amanti, ora è nonna.