Sono tutti siriani, rilasciati i due uomini fermati dopo lo sbarco
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Sette siriani sono stati fermati dopo il tragico naufragio costato la vita a 13 immigrati sulle coste di Scicli, nel Ragusano. Sarebbero i componenti dell'equipaggio del peschereccio a bordo del quale si trovavano i 160 extracomunitari. Tra i fermati non ci sono i due uomini che erano stati bloccati dopo lo sbarco e che non erano stati riconosciuti dai profughi. Ai fermati è stato contestato il reato di morte a seguito dell'evento criminoso.
Allo stato delle indagini, manca la prova che le vittime siano state costrette a gettarsi in mare dagli scafisti, ma non è escluso che nelle prossime ore l'accusa possa cambiare. Intanto, sono stati identificati alcuni dei tredici eritrei morti. Tre erano in possesso di documenti, mentre altri due sono stati riconosciuti da familiari, un fratello e un cugino, che erano in viaggio con loro. Sono riprese anche le ricerche di eventuali dispersi in mare, con l'ausilio delle motovedette dei carabinieri e della guardia costiera.