C'E' LA SENTENZA

Delitto Lignano, ergastolo a Lisandra

La giovane cubana condannata per l'omicidio dei coniugi Burgato, massacrati nella loro villetta la notte tra il 18 e il 19 agosto 2012

04 Ott 2013 - 11:44
 © Tgcom24

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La giovane cubana Lisandra Aguila Rico è stata condannata all'ergastolo per l'omicidio dei coniugi Burgato, massacrati nella loro villetta di Lignano Sabbiadoro la notte tra il 18 e il 19 agosto 2012. La sentenza è stata emessa dal gup Roberto Venditti del Tribunale di Udine al processo con rito abbreviato. La giovane non era in aula al momento della lettura della sentenza.

Alla scorsa udienza il pm Claudia Danelon aveva chiesto la condanna all'ergastolo per la ragazza, accusata del duplice omicidio in concorso con il fratello Reiver, che è rinchiuso nel carcere de L'Avana dopo che le autorità locali lo hanno condannato per il delitto a 20 anni di prigione.

Il figlio dei coniugi Burgato a Mattino Cinque: "Siamo soddisfatti" - "Almeno qualcosa di giusto finalmente lo abbiamo ottenuto, abbiamo aspettato, siamo soddisfatti. La procura ha fatto uno splendido lavoro di ricostruzione, le cose non possono tornare come erano prima ma almeno abbiamo avuto un po' di giustizia. Resta il rammarico per quello che è successo a Cuba perchè ci sarebbe piaciuto ottenere una condanna uguale anche per il fratello (Reiver Rico, ndr) ma le cose sono andate così" -queste le parole di Michele Burgato, figlio dei coniugi uccisi nell'agosto 2012 a Lignano Sabbiadoro da Lisandra Rico e dal fratello Reiver, rilasciate questa mattina all'inviata di Mattino Cinque Ilaria Cavo e andate in onda nel corso della trasmissione condotta da Federica Panicucci e Federico Novella.

"Da parte delle istituzioni Cubane non c'è stata nessuna comunicazione ufficiale", continua Michele, "non sappiamo niente, non abbiamo avuto nulla concreto in mano, nessuno ci ha resi partecipi di niente. Non che dai cubani mi aspettassi qualcosa di più, ma da chi è là, da parte dell'ambasciata, qualche addetto che si permettesse di collegarsi con noi, di comunicarci qualcosa. invece niente".

"Vorrei che Reiver Rico fosse giudicato in Italia ma ormai è là, resta là, è un sogno irrealizzato", conclude Michele, "abbiamo scritto al ministero degli Esteri ma abbiamo avuto risposte abbastanza vaghe. Niente di chiaro, niente di ufficiale, nessuno ha fatto un commento, una posizione pubblica, come se non fossero neanche cittadini italiani".

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