DOPO LA DENUNCIA DELLE "IENE"

Ferrara, il prete accusato di stupro: chiedo di morire, non so che fare

Dopo la denuncia alle "Iene" del figlio nato da quella violenza, don Pietro parla al "Resto del Carlino": "Con quella famiglia ho la coscienza a posto. Voglio morire, scriverò un libro"

15 Gen 2014 - 20:15
 © Dal Web

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Dopo anni di silenzio, esce allo scoperto don Pietro Tosi, 87 anni, il sacerdote che nel 1980 abusò di una 14enne a Cornacervina e la lasciò incinta. "Verso quella famiglia ho la coscienza a posto - dice oggi a "Il Resto del Carlino" - ho fatto tutto quello che era possibile, ora non so cosa fare e chiedo a Dio di morire". Il figlio di quella violenza, Erik Zattoni, combatte una battaglia perché Papa Francesco riduca il sacerdote allo stato laicale e ha denunciato tutto alla trasmissione "Le Iene"

Il prete ora è in una casa di riposo e vive nel rimorso. Senza dubbio quel rimorso appare come un "sentimento" tardivo, molto probabilmente quel "sentimento" sarebbe rimasto segreto senza il clamore mediatico suscitato dalla trasmissione di Italia Uno e dalla successiva mobilitazione della Rete. "Sto morendo, sono finito, non ne posso più" ribadisce don Pietro al quotidiano bolognese ma non parla mai del giovane Erik, nè dell'episodio dello stupro: "Parlate con i miei avvocati" dice, e cita tra i legali il sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani.

Scriverà un libro - "Non mi merito tutto questo, ho aiutato giovani, anziani, famiglie, poveri, insomma la mia gente. Non c'era niente a Cornacervina, io ho fatto costruire tutto" aggiunge il sacerdote, che promette di raccontare la sua vita in un libro. All'epoca respinse ogni addebito, minacciando le vie legali. Oggi la soluzione è arrivata dopo molti anni, nell'ambito della causa per il riconoscimento della paternità.

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