PIU' DI 20 GLI INDAGATI

Olivetti, pm: operai uccisi dall'amianto De Benedetti e Passera tra 20 indagati

La procura di Ivrea ha aperto un'inchiesta dopo le denunce dei familiari di venti lavoratori morti a causa del mesotelioma pleurico: i primi decessi risalgono al 2003, tutta colpa dell'asbeto

07 Nov 2013 - 12:41
 © LaPresse

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I pm di Ivrea hanno aperto un'inchiesta dopo le denunce dei familiari di 20 operai morti per mesotelioma pleurico, ossia uccisi dall'amianto. Sono tutti dipendenti dell'Olivetti, che lavorarono a contatto con l'asbeto. Tra gli oltre venti indagati, che hanno ricevuto l'avviso di garanzia, ci sono nomi importanti come quello di Carlo De Benedetti, che è stato presidente dell'azienda dal '78 al '96, e Corrado Passera, che ne è stato a.d. dal '92 al '96.

Come scriveLa Stampa "l'accusa per tutti è di omicidio colposo e lesioni colpose plurime". Il sospetto degli inquirenti è che non siano state adottate misure per la sicurezza degli operai.

La prima denuncia da cui è partita l'indagine è quella fatta sei anni fa dai familiari di una donna, che aveva lavorato nello stabilimento di San Bernardo dal 1965 al 1980 e che è deceduta nel 2007 a causa di un mesotelioma pleurico maligno. Secondo le perizie, l'operaia aveva inalato talco contaminato con l'asbeto. A essere inquisito fu l'allora amministratore delegato (fino al 1978) dell'Olivetti, Ottorino Beltrami. Il processo però non è stato mai fatto, l'ex a.d. infatti è morto prima che fosse potuto iniziare. Di lì a poco, un caso di morte per amianto dopo l'altro viene denunciato. Sono tutti ex operai, che hanno lavorato fino ai primi anni 90 alle Officine Ico, negli stabilimenti di san Bernardo e di Scarmagno. Come scrive il quotidiano torinese, la cosa che più fa "impressione è che questa storia sia soltanto all'inizio".

"Violati i principi basilari della sicurezza" - "Violati i principi basilari della sicurezza e igiene del lavoro". Lo scrivono i giudici della Corte d'Appello di Torino nelle motivazioni della condanna di un dirigente nel processo del novembre 2012 (il primo sul caso) che ha innescato l'inchiesta.

De Benedetti: "Totale estraneità ai fatti" - Carlo De Benedetti "attende fiducioso l'esito delle indagini nella certezza della sua totale estraneità ai fatti e nel rispetto degli operai e delle loro famiglie". Lo riferisce il portavoce del presidente del gruppo editoriale L'Espresso.

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