EX CALCIATORE MORTO NEL 1989

Una partita e una fiaccolataper ricordare Denis Bergamini

La sorella Donata riceverà anche il premio Cultura del Comune di Cosenza come "sorella coraggio" per la sua instancabile opera nel cercare la verità sulla morte dell'ex calciatore, scomparso il 18 novembre 1989

13 Nov 2013 - 10:56
 © Tgcom24

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Tra i piedi della Sila e i piedi del Pollino, e dalla Romagna alla Calabria, quattro giorni nel segno di Denis Bergamini che racchiuderanno il significato di una lunga vicenda umana e giudiziaria. Si inizierà il 15 novembre, quando Donata Bergamini riceverà a Cosenza il premio Cultura del Comune come "sorella coraggio" e si continuerà il 16 novembre, quando per le vie della città ci sarà la fiaccolata commemorativa per ricordare l'ex calciatore tragicamente scomparso il 18 novembre 1989.

E il destino ha voluto che per il 18 novembre 2013 (data in cui andrà on line il sito www.denisbergamini.com) venissero fissati da parte della Procura di Castrovillari gli interrogatori dell'ex fidanzata Isabella Internò e dell'oggi ultrasettantenne autista del camion Raffaele Pisano (assolto nel 1992 dal reato di omicidio colposo), i testimoni oculari dell'epoca che hanno sempre sostenuto con forza la tesi del suicidio di Bergamini.

Una tesi che con il passare del tempo regge sempre di meno, tant'è che la Internò è indagata da maggio per concorso in omicidio volontario e Pisano, fino al 2011 creduto morto per uno strano caso di omonimia e ascoltato nello stesso anno come persona informata sui fatti, dovrà rispondere di false informazioni al pubblico ministero e favoreggiamento di ignoti (reato comunque prescritto). La pista seguita dagli inquirenti, escludendo droga e totonero, resta quella passionale. Negli ultimi tempi di frequentazione la Internò, accompagnata da Bergamini, abortì in una clinica di Londra ma resta da capire se e come il fatto sia da collegare al contesto successivo.

La battaglia di Donata - Donata Bergamini sarà a Cosenza insieme a uno dei suoi figli e al papà di Denis, Domizio. In questa fase delicata delle indagini preferisce non commentare i risvolti giudiziari ma racconta a Tgcom24.it quanto siano importanti i prossimi appuntamenti. "Non mi aspettavo di ricevere il premio - esordisce - e lo condividerò con tutte le persone che mi seguono quotidianamente da 4 anni. Erano passati vent'anni da quando avevano ucciso Denis e il caso sembrava coperto in una pentola. Soltanto la sua Curva Sud l'aveva mai dimenticato nemmeno per un istante. Quando venni invitata alla prima manifestazione davanti al Tribunale di Cosenza nel dicembre 2009, non avrei mai immaginato che un gruppo Facebook (che ora conta 11mila iscritti, ndr) potesse diventare la vera e propria associazione "Verità per Denis" costituita nel 2010. E nella fiaccolata del 16 sarà affiancata anche da Libera che combatte le mafie e dalla Terra di Piero che raccoglie fondi per la costruzione di un pozzo in Africa. Verità e giustizia non riguardano solo il caso Bergamini, ma le percepisco come universali".

La fiaccolata avrà inizio dopo la partita Cosenza-Chieti, a cui i ragazzi delle scuole calcio della provincia avranno accesso gratuito: "Nei volti di quei bambini - continua Donata - rivedrò la bontà e l'innocenza di Denis e in generale sarà l'occasione per esaltare il calcio pulito. Al termine della gara ci sarà la partenza dallo stadio e l'arrivo a piazza Loreto, dove furono celebrati i funerali di mio fratello. Da un lato sarà un doloroso percorso simbolico ma credo di doverlo a questa città".

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