Il piccolo era sfuggito al controllo della nonna. Arrivato in ospedale in ipotermia è stato sottoposto a un intervento chirurgico ma non c'è stato nulla da fare
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E' morto poco dopo le 20, all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, il bimbo di due anni finito in un laghetto nel pomeriggio, in una cava del Bresciano. I medici hanno tentato per cinque ore di rianimarlo, ma non c'è stato nulla da fare.
Il personale medico dopo aver già sottoposto, poco dopo l'arrivo in ospedale a Bergamo, il bambino a un primo intervento chirurgico, era in attesa di stabilire se procedere o meno con una seconda operazione a seconda dell'evoluzione del delicato quanto gravissimo quadro clinico del piccolo. Ma alla fine, tutti i tentativi di rianimare il bambino si sono purtroppo rivelati vani.
Il bimbo era caduto nelle acque di un laghetto in una cava della Bassa Bresciana, dopo essere sfuggito al controllo della nonna che lo ha ritrovato in acqua privo di sensi. Subito portato all'ospedale di Montichiari, in provincia di Brescia, in stato di ipotermia, è stato quindi trasferito al Papa Giovanni, dove è arrivato in arresto cardiaco: immediato un primo intervento chirurgico e poi la circolazione extracorporea per alzare la temperatura del sangue. Tutto purtroppo si è rivelato inutile.