VIGILESSA LO DENUNCIA

Violenza sessuale, nuove accuse all'ex guardia carceraria di Amanda Knox

Perugia, dopo le parole dell'americana, un'altra ex detenuta del carcere perugino di Capanne punta il dito contro l'ex vicecomandante della polizia penitenziaria di Perugia, Raffaele Argirò

18 Nov 2013 - 09:07
 © Ap/Lapresse

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L'ex vicecomandante della polizia penitenziaria di Perugia, Raffaele Argirò, è accusato di violenza sessuale aggravata e concussione nei confronti di un'ex detenuta del carcere di Capanne. La donna lo ha denunciato dopo aver letto le parole di Amanda Knox. L'americana, assolta in secondo grado per l'omicidio di Meredith Kercher, aveva scritto sui suoi diari, secondo il The Sun, che la sua guardia carceraria "era fissata col sesso".

Argirò, che da sempre respinge ogni accusa, comparirà martedì davanti al gip Lidia Bruti. Secondo l'accusa, come riporta Il Messsaggero, "nell'assenza temporanea del personale penitenziario in servizio presso il primo piano della sezione detentiva e facendosi in plurime occasioni aprire il cancello della cella, costringeva o comunque induceva la stessa, in stato di soggezione psicologica derivante dallo stato di depressione sofferto a seguito della carcerazione, dall'assunzione di psicofarmaci in dosi rilevanti e anche superiori a quanto prescritto, e dal ruolo rivestito dall'Argirò, a compiere atti sessuali anche ripetendole spesso che “si doveva comportare bene”.

La donna: "Una decina di rapporti in un mese" - Vigilessa di Milano, la donna che accusa Argirò visse in carcere un breve periodo tra il dicembre del 2006 e il gennaio 2007. Fu poi liberata e assolta da ogni accusa. Dopo aver letto sui giornali le parole di Amanda Knox, ha trovato il coraggio per presentare una denuncia: "Nel 2011 erano usciti articoli su alcune rivelazioni fatte da Amanda Knox la quale però non ha mai detto di aver avuto rapporti sessuali con lui. Così mi sono incavolata, ho pensato 'Cavolo non è possibile, lo devo denunciare, adesso c'è un'altra persona che ha parlato'". Lo scorso anno, davanti al gup, la vigilessa ha raccontato di "palpeggiamenti, richieste di mostrare parti intime e di una decina di rapporti in un mese"

L'uomo si è sempre professato innocente: "Mai sfiorata, a noi non è permesso entrare nel braccio in cui sono detenute le donne, senza essere accompagnati da una collega di sesso femminile".

Le accuse di Amanda - Amanda Knox, condannata in primo grado e assolta in Appello per la morte di Meredith Kercher, aveva accusato l'uomo, da sempre parte della sua scorta, di "essere fissato con il sesso". Secondo quanto riportato dal tabloid inglese The Sun, l'americana scrisse nei suoi diari: "Di notte mi convocava al terzo piano in un ufficio vuoto, per una chiacchierata. Quando gli ripetevo che dell'omicidio di Meredith Kercher non ne sapevo nulla cercava di parlarmi di lei o di portarmi verso l'argomento sesso".

La difesa: "Mai sfiorata" - Difeso dagli avvocati Daniela Paccoi e Guido Rondoni, Raffaele Argirò ha sempre contestato le accusa mossegli dalla ex detenuta, una vigilessa di Milano finita in carcere e poi assolta: "Non l'ho mai sfiorata neanche con un dito. A me come agli altri agenti uomini, non è permesso entrare nel braccio in cui sono detenute le donne, senza essere accompagnati da una collega di sesso femminile".

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