Monsignor Giovanni Sanguineti durante l'omelia dei funerali a Olbia: "Aiutiamoci a ricostruire il nostro futuro. Ripartiamo insieme, senza lasciare solo nessuno"
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"La mano dell'uomo non è estranea a questa catastrofe". Lo ha detto il vescovo di Tempio Ampurias, monsignor Giovanni Sanguineti, all'omelia dei funerali a Olbia di sei vittime dell'alluvione in Sardegna. "Aiutiamoci a ricostruire il nostro futuro. Ripartiamo insieme, senza lasciare solo nessuno", ha aggiunto. Parlando delle morti dei piccoli Enrico e Morgana, le ha indicate come "il frutto più amaro" del disastro che ha colpito l'isola.
Ai funerali al Geopalace di Olbia ha partecipato anche il ministro per l'Integrazione, Cecile Kyenge. "E' un obbligo stare qui. Sono in rappresentanza del governo che è presente sia per un sostegno morale sia economico alla Sardegna. Così come prova "lo stanziamento di 20 milioni di euro fuori dalla finanziaria per questa tragedia", ha detto il ministro.
Giovedì lutto nazionale - Il Consiglio dei ministri ha proclamato giovedì 21 novembre giorno di lutto nazionale per l'alluvione in Sardegna. In tutto il Paese si renderà omaggio alle vittime del ciclone che ha sconvolto l'isola. Sedici persone sono morte in seguito alla bomba d'acqua che ha colpito la regione, dove si conta ancora un disperso. Oltre 1.700 sono rimasti senza una casa.