E' successo a Parona, nel Pavese. L'uomo sceglieva automobilisti stranieri e in zone isolate, più facili da intimidire
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Faceva multe in zone isolate, di preferenza a camionisti stranieri, a donne e anziani, più facili da intimidire, Maurizio De Padova, il capo dei vigili di Parona, nel Pavese. E poi teneva i soldi. Per questo ieri intorno a mezzogiorno è stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri di Vigevano con l'accusa di concussione.
Aveva appena fatto una multa a un camionista olandese che non aveva le cinture di sicurezza, si era fatto dare ottanta euro in contanti e aveva fatto un falso verbale di accertamento. Nell'auto che usava in privato, parcheggiata vicino al Comando, i carabinieri hanno trovato un centinaio di verbali di accertamento per un importo di circa 1 mila euro che non sono stati versati all'ufficio della polizia locale e diversi verbali di accertamento falsificati in bianco, come quello usato per raggirare l'olandese. Ci sono testimoni però che hanno detto di aver dato dei soldi al comandante proprio perché non facesse il verbale.
Lui si è giustificato spiegando che doveva pagare i debiti contratti per pagare la cucina alla figlia che si è sposata da poco. A insospettire i militari è stato il fatto che De Padova, con il sole e con la pioggia, si metteva a fermare auto e camion in zone isolate, anche tre o quattro alla volta, una procedura a dir poco inusuale. Così nell'ultimo mese sono iniziati i controlli. A incastrarlo è stata la dash-cam, cioè la videocamera montata per motivi di sicurezza all'interno della sua macchina di servizio (che nell'ultimo caso, però, aveva avuto l'accortezza di spegnere prima di fare la multa al camionista olandese). I filmati verranno esaminati dai magistrati della Procura di Pavia e intanto i carabinieri stanno cercando di identificare tutte le vittime del capo dei vigili per capire da quanto aveva messo in piedi il giro di multe.