Bologna, un'utente di TripAdvisor.it dovrà rispondere di diffamazione per aver parlato di "vino avariato". I ristoratori: "Questione di buon nome, nessun problema con le recensioni social"
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Attenzione a parlare male di ristoranti e enoteche su siti di recensione: si rischia di dover comparire davanti a un giudice. Accade a Bologna dove una rinomata osteria ha citato in giudizio un'utente di TripAdvisor.it che aveva scritto peste e corna su una serata passata in quel locale. La donna ha parlato di "vino avariato, roba da creare problemi alla salute". La denuncia è per diffamazione.
La storia è raccontata sulle pagine de "Il Corriere di Bologna" che ha spiegato come a far scattare la decisione sia stato il contenuto espresso nel giudizio, ritenuto evidentemente non veritiero e quindi offensivo. Nel post datato 12 giugno, si legge che "non è ammissibile essere serviti dopo ore, e male, solo perché il locale è molto famoso e la gente fa la fila per entrare. E, soprattutto, non è ammissibile presentarsi per tre volte di fila e ricevere vino imbevibile. Non parlo di vino cattivo, no, parlo di vino avariato, roba da creare problemi di salute".
L'autrice del post, da poco ricevuto l'invito a comparire, si difenderà da quella che definisce "una pagliacciata". I titolari del ristorante hanno spiegato di non avercela con Tripadvisor o con il sistema delle social-recensioni ma di voler solo difendere il buon nome della loro attività.