Il giovane era diretto a Parigi. Mentre la polizia chiamava la Procura chiedendo il permesso di farlo espatriare, l'aereo ha dovuto aspettare in pista. Il padre di Sollecito: "Raffaele è già tornato a casa, in Puglia"
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Si è presentato all'aeroporto Amerigo Vespucci di Firenze, con in mano un biglietto per Parigi, come una persona qualsiasi. Ma Raffaele Sollecito, imputato con la ex fidanzata Amanda Knox al processo d'appello per l'omicidio di Meredith Kercher, una persona qualsiasi non è. E infatti la polizia di frontiera l'ha fermato e, prima di lasciarlo partire, ha voluto controllare con la Procura che il viaggio fosse autorizzato.
In attesa che si chiarisse la posizione del giovane, anche l'aereo Air France sul quale Sollecito si doveva imbarcare ha dovuto attendere, racconta il "Quotidiano Nazionale". Dopo le telefonate alla Procura di Firenze, è comunque arrivato il via libera: pur essendo stato condannato a 25 anni in primo grado, Raffaele Sollecito è libero di viaggiare ovunque. Tanto è vero che è da poco rientrato da Santo Domingo proprio per partecipare ad alcune delle udienze del processo d'appello bis dopo la decisione della Cassazione di annullare la sentenza di assoluzione.
Il padre di Sollecito: "Mio figlio è con noi in Puglia" - Il padre di Raffaele Sollecito, Francesco, ha però fatto sapere che il figlio è già rientrato in Italia, e ora si trova in Puglia con la famiglia. "Raffaele - ha affermato - è un libero cittadino, con il passaporto perfettamente in regola, che gli permette di recarsi dove ritiene opportuno". "Posso dire - ha aggiunto - che a Natale sarà in vacanza per qualche giorno all'estero. Poi tornerà in Italia". Ha infine concluso dichiarando di essere certo che il processo in corso a Firenze dimostrerà l'estraneità alle accuse del figlio e di Amanda Knox.