Milano, Antonino Benfante accusato di aver compiuto i delitti ad ottobre. I suoi obiettivi erano i fratelli Emanuele e Pasquale Tatone e il loro autista, Paolo Simone
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Sarebbe Antonino Benfante l'esecutore materiale dei tre omicidi avvenuti in serie a Quarto Oggiaro, alla periferia di Milano, in ottobre. L'uomo è accusato di aver ucciso Emanuele Tatone e Paolo Simone, e poi, in una seconda occasione, il fratello di una delle due vittime, Pasquale Tatone. Benfante è stato arrestato dalla polizia del capoluogo lombardo.
L'arrestato secondo le prime informazioni, è un un pregiudicato 50enne che all'epoca degli omicidi contestati era stato da poco scarcerato. I delitti, si inquadrerebbero dunque, in un regolamento di conti tra balordi. Benfante, infatti, è stato detenuto tra il 2000 e il 2012 e in totale ha collezionato 24 anni di carcere, quasi metà della sua vita per reati che vanno dal tentato omicidio al traffico di stupefacenti.
Il pregiudicato, molto noto a Quarto Oggiaro, dove aveva vissuto, era uscito di galera il 23 ottobre, pochi giorni prima di commettere il primo duplice omicidio che ebbe per vittime Emanuele Tatone e Paolo Simone. L'uomo si trovava in prova ai servizi sociali e nei giorni precedenti e seguenti l'omicidio ha continuato a recarsi presso la cooperativa dove lavorava come se niente fosse.
L'affidamento ai servizi sociali gli era stato da poco nuovamente concesso dopo una revoca avvenuta a metà settembre causata da una denuncia per estorsione proprio nei confronti del datore di lavoro a cui era stato affidato. Durante il primo periodo di affidamento ai servizi sociali riscontri investigativi hanno confermato che si era avvicinato alla famiglia Tatone, non si sa se già con l'intento di ordire gli omicidi o se dapprima cercando complicità e poi rompendo per contrasti legati all'egemonia sul piccolo spaccio di stupefacenti.