Protagonista della truffa un ex amministratore comunale nonché stretto collaboratore della parrocchia colto in flagrante da don Claudio
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In circa dieci anni sarebbe sparito un milione di euro di elemosine: e cioè i soldi versati dai pellegrini e dai fedeli nelle cassette per la carità di Sotto il Monte, in provincia di Bergamo, casa natale di Papa Giovanni XXIII. La truffa vede come protagonista un ex amministratore comunale nonché stretto collaboratore della parrocchia colto in flagrante da don Claudio Dolcini, l'attuale responsabile della diocesi.
Dopo diverso tempo in cui le elemosine sembravano essere veramente troppo poche don Claudio, non convinto della poca solidarietà dei fedeli, decide di indagare e arriva a chiedere a tutti i collaboratori di restituire le chiavi. Risultato? Le entrate si sono triplicate, tra quelle relative alla vendita delle candele: questo perché il collaboratore ladro, ex amministratore comunale che gestiva anche i rapporti con i fornitori, si era tenuto un mazzo di chiavi. Per arrivare a lui don Claudio ha fatto installare una telecamera di sorveglianza nei pressi delle cassette delle candele e armatosi di santa pazienza, è il caso di dirlo, si è piazzato davanti al monitor in sacrestia per controllare tutto. E il mistero si è svelato: il fido collaboratore è stato ripreso mentre apriva lo sportellino delle cassette e si riempiva le tasche di soldi. Ora un perito sta effettuando una valutazione del danno, e nei prossimi giorni il ladruncolo sarà denunciato per appropriazione indebita e furto.