Quando ha sparato contro i carabinieri lo scorso 28 aprile in piazza Colonna era perfettamente padrone di sé. E' l'esito della perizia
Quando ha sparato contro i carabinieri davanti a Palazzo Chigi, Luigi Preiti era lucido, perfettamente padrone di sé. Ma soprattutto non aveva alcuna intenzione di suicidarsi dopo l’attacco, come invece ha cercato di far credere. La perizia psichiatrica sulle condizioni dell’uomo entrato in azione in piazza Colonna il 28 aprile scorso, giorno di insediamento del governo guidato da Enrico Letta, smonta alcune circostanze emerse sino ad ora. E apre scenari nuovi rispetto a quanto accaduto prima che arrivasse a Roma dalla Calabria. Perché svela che l’attentatore non viveva affatto isolato, anzi partecipava a gare in un circolo di biliardo e "seratine" con svariate persone. E proprio durante quegli incontri potrebbe quindi aver pianificato l’agguato.