Il Tribunale di Sorveglianza: "La richiesta sarà avallata solo dopo l'esame, per valutare il pericolo di recidiva"
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E' stata disposta una nuova perizia psichiatrica su Annamaria Franzoni per valutare il pericolo di recidiva. A deciderlo è stato il Tribunale di Sorveglianza di Bologna, che ha così rinviato la decisione sulla richiesta di detenzione domiciliare avanzata dalla difesa della donna, che si trova in carcere per l'omicidio del figlio Samuele. Una nuova udienza è stata fissata a gennaio.
Il legale: "Ormai non ci stupiamo più di nulla" - Ormai non mi stupisce nulla nella vicenda umana di questa donna. Affronteremo anche questo nuovo approfondimento con serenità". Così l'avvocato Paola Savio, che assiste Annamaria Franzoni, ha risposto a chi le ha chiesto se fosse stupita per la decisione di far fare una nuova perizia per valutare le condizioni psichiche della donna. "Il tribunale - ha aggiunto l'avvocato, che ha spiegato di non essere ancora stata informata a riguardo - ha il diritto di approfondire qualunque aspetto, per una decisione serena".
Già nel 2008 era stata effettuata una perizia - Nel corso della vicenda processuale che la riguarda, Annamaria Franzoni è già stata più volte oggetto di perizie psichiatriche, l'ultima nel 2008. All'esito del processo di secondo grado, la Corte di Assise di appello, nel condannare Franzoni a 16 anni, riconobbe alla donna le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti e quindi un forte sconto di pena perché ritenuta sofferente di un disturbo psicologico che le provocava forti crisi ansiose. Nel corso del processo, i quattro esperti nominati dai giudici per una perizia alla quale Franzoni non collaborò, parlarono di ''vizio parziale di mente'' dettato da uno ''stato crepuscolare orientato''. Anche se la Corte non concordò: ''La diagnosi - è scritto nella sentenza - non concorda con varie e rilevanti componenti della condotta tenuta dall'imputata fin dai momenti immediatamente successivi all'esecuzione del delitto". L'opinione della Corte era che Annamaria patisse un ''conflitto interiore'' con ''radice in ambito familiare'', il cui ''polo nascosto'' era determinato in ''una forte preoccupazione per Samuele". Franzoni si trova nel carcere della Dozza di Bologna dal 21 maggio 2008. Da un paio di mesi e' stata ammessa al lavoro esterno e ha usufruito di un permesso per tornare a casa alcuni giorni.