Addio al giovane ucciso nel Kent da quattro lituani che hanno voluto "dargli una lezione"
"Joele ci ha dato un grande esempio, ci ha fatto capire quanto sia difficile il mondo. Era partito per costruirsi un nuovo futuro, non ha mai mollato, fino a trovare il lavoro in Inghilterra. E’ stato tolto alla vita troppo prematuramente ma non dobbiamo bloccarci di fronte a questa tragedia". Con queste parole, don Luigi Bianchi, nella parrocchia di Tabiago, ha celebrato i funerali di Joele Leotta, ucciso nel Kent lo scorso 20 ottobre da un gruppo di quattro giovani teppisti lituani che "volevano dargli una lezione". A dargli l'ultimo saluto, straziati dal dolore, mamma Patrizia, papà Ivan e il fratello Massimo.