FRANCESCO A BRACCIO

Il Papa: "Troppi morti in Siria""Mai più vittime a Lampedusa"

Nel messaggio natalizio "Urbi et Orbi" , Francesco ha detto "di aprire il cuore a Gesù"; poi ha parlato della Palestina, ma anche delle Filippine e dell'Iraq e ha denunciato con fermezza la tratta degli esseri umani, che "è un delitto contro l'umanità"

25 Dic 2013 - 12:51
 © Da video

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"Il conflitto in Siria ha spezzato troppe vite, si risparmino altre sofferenze al popolo: le parti in conflitto mettano fine ad ogni violenza e garantiscano l'accesso agli aiuti umanitari". Lo ha detto il Papa. "Preghiamo anche con i credenti di altre fedi, per la pace", ha aggiunto. "Abbiamo visto quanto è potente la preghiera", ha ribadito riferendosi agli esiti della veglia interreligiosa per la Siria da lui indetta questo autunno.

"Tratta degli esseri umani è delitto contro l'umanità" - Il Papa ha chiesto a Dio di toccare "il cuore di quanti sono coinvolti nella tratta di esseri umani, affinché si rendano conto della gravita' di tale delitto contro l'umanità. Volgi il tuo sguardo - ha detto - ai tanti bambini rapiti, feriti e uccisi nei conflitti armati, e a quelli trasformati in soldati, derubati della loro infanzia.

"No alle tragedie come quella di Lampedusa" - "Dona speranza e conforto ai profughi e ai rifugiati, - ha invocato il Papa - specie nel Corno d'Africa e in est Repubblica Democratica del Congo". Ha chiesto "accoglienza" per "i migranti" in cerca di dignità , e che "Tragedie come quelle di quest'anno, con i numerosi morti a Lampedusa, non accadano mai più!".

"Calamità naturali spesso causate dallo sfruttamento dell'uomo" - "Signore del cielo e della terra, - e' l'invocazione del Papa nel messaggio 'Urbi et Orbi' - guarda a questo nostro pianeta, che spesso la cupidigia e l'avidità degli uomini sfrutta in modo indiscriminato. Assisti e proteggi quanti sono vittime di calamita' naturali, soprattutto il caro popolo filippino, gravemente colpito dal recente tifone".

"Non abbiamo paura che il nostro cuore si commuova" - Non abbiamo paura che il nostro cuore si commuova, - ha esortato il Papa a braccio - ne abbiamo bisogno, lasciamolo riscaldare dalla tenerezza di Dio" le "carezze di Dio non fanno ferite, ci danno pace e forza, abbiamo bisogno delle sue carezze". "Lasciamoci commuovere dalla bontà di Dio", ha concluso riprendendo il testo scritto.

"Il negoziato israelo-palestinese abbia successo" - "Benedici la Terra che hai scelto per venire nel mondo - è l'invocazione di Francesco a Dio, principe della pace - e fa giungere a felice esito i negoziati di pace tra Israeliani e Palestinesi. Sana le piaghe - ha aggiunto nel messaggio 'Urbi et Orbi' - dell'amato Iraq, colpito ancora da frequenti attentati".

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