Le cartelle cliniche consegnate al Comitato ministeriale non danno prova di miglioramenti. Ma i genitori dei pazienti insistono: "Vi mostreremo con certificati medici che la cura funziona"
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Nessuna prova documentata di miglioramenti nei 36 pazienti sottoposti al trattamento Stamina ideato da Davide Vannoni. E' quanto emerge dalle schede di sintesi delle cartelle cliniche elaborate dagli Spedali Riuniti di Brescia e consegnate agli esperti del primo Comitato istituito dal ministero della Salute. Ma i sostenitori della cura promettono battaglia e annunciano: "Sabato mostreremo i certificati medici dei miglioramenti".
Gli esperti della Commissione, dunque, hanno ricevuto da Brescia solo un'estrema sintesi delle già lacunose cartelle cliniche a disposizione, nelle quali vengono riportati solo alcuni casi di miglioramento auto-valutato dal paziente o dalla famiglia, ma non certificato dalle analisi. Nella maggior parte delle schede non vengono riportati effetti collaterali alle infusioni, ma nemmeno miglioramenti.
Le famiglie non ci stanno: "Vi mostreremo i certificati" - Guido De Barros, il papà della piccola Sofia, garantisce però che i miglioramenti ci sono stati e sono certificati da neurologi, neuropsichiatri ed altri specialisti. E, secondo l'uomo, anche dalle "cartelle di dimissioni dei piccoli, che lo stesso ospedale rilascia al termine di ogni infusione e dove vi è nero su bianco quanto fatto". I documenti saranno mostrati sabato mattina durante una conferenza stampa a Roma organizzata dai genitori dei pazienti in cura con il metodo Stamina a Brescia. A presenziare alla conferenza stampa vi saranno anche il dottor Marcello Villanova, neurologo dell'ospedale "Nigrisoli" di Bologna, e la dottoressa Imma Florio, pediatra di Sofia. E, prosegue De Barros, "si metteranno in evidenza anche delle mancanze, come quella dell'ospedale, che non ha effettuato visite diagnostiche di follow up".
Non ci sarà invece il presidente di Stamina Foundation, Davide Vannoni, perché, evidenzia il papà della piccola Sofia, "questa è un'iniziativa dei genitori. Annunceremo anche la costituzione di una Onlus dei genitori dei pazienti in cura a Brescia, indipendente e libera".