La donna ha denunciato di essere stata lasciata senza assistenza nonostante le doglie. Si indaga per omicidio colposo
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I pm della procura di Roma procedono per il reato di omicidio colposo in relazione alla morte di un nascituro avvenuta alla fine di ottobre presso l'ospedale Grassi di Ostia, dopo che la madre ha atteso per circa un'ora e 30 minuti di essere portata in sala parto all'ospedale Sant'Eugenio. La donna, 30 anni, italiana, ha presentato nelle scorse settimane un esposto.
Prima di arrivare al Grassi la donna, secondo quanto si legge nella denuncia, era stata ricoverata all'ospedale Sant'Eugenio. Nonostante fosse già in preda alle doglie, fu costretta ad aspettare un'ora e mezza, senza alcuna assistenza, fuori dalla sala parto, sempre secondo quanto denuncia. Fu lei stessa, di conseguenza, a chiedere di essere trasferita all'ospedale di Ostia, dove il piccolo nacque morto, nonostante i tentativi dei medici di salvare il bambino.
A occuparsi dell'indagine è un gruppo di magistrati che fanno capo al procuratore aggiunto Leonardo Frisani. Una consulenza stabilirà se i tempi di attesa indicati nella denuncia corrispondano al vero e a quel punto sarà stabilito se ci siano fatti penalmente perseguibili.