Tragedia tra Segrate e Bottanuco (Bergamo). L'uomo ha prima freddato un 69enne, poi è tornato a casa, ha colpito la consorte invalida e si è suicidato
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Un uomo di 78 anni, Domenico Magrì, ha ucciso a colpi di pistola il suo socio, il 69enne Carmelo Orifici, in un cantiere di Segrate, in provincia di Milano. Poi è tornato a casa, a Bottanuco (Bergamo), e ha sparato alla moglie, Maria Artale, invalida da 15 anni a causa di un ictus. Infine ha rivolto l'arma, una Ruger 7.65 detenuta regolarmente, contro se stesso e si è tolto la vita. Il movente del primo omicidio sarebbe economico.
Nel cantiere di via Monviso, a Segrate, dove si è consumato il primo assassinio, doveva essere presente anche il figlio della vittima. Arrivato tardi all'appuntamento, ha visto Magrì allontanarsi in automobile e, poco dopo, ha scoperto il cadavere del genitore.
Immediatamente ha lanciato l'allarme e ha fornito alle forze dell'ordine la targa della vettura e l'indirizzo di casa dell'assassino.
Quando i carabinieri sono giunti nel paesino della Bergamasca, hanno trovato gli altri due corpi al pianterreno della villetta monofamiliare di via Padre Kolbe, nella frazione Cerro di Bottanuco, nell'Isola bergamasca.
Poco prima, il 112 aveva ricevuto una telefonata dalla colf: stando a una prima ricostruzione, Magrì, rientrato a casa, aveva chiesto alla domestica di uscire per fare una commissione. Al rientro la donna ,trovando la porta aperta e i due cadaveri, ha chiamato i carabinieri.
Il vicino di casa: "Una coppia tranquilla" - "Era una coppia tranquilla, non avevano mai dato problemi". Sono sotto choc i vicini di casa dell'uomo che ha ucciso il collega, la moglie e si è suicidato. "L'ho visto passare alle 11,10 - spiega Vittorio Verzeni -. E' sfrecciato con il suo suv verso casa. Dopo alcuni minuti abbiamo visto la figlia in lacrime".
La moglie viveva su una sedia a rotelle - Quindici anni fa Maria Artale era stata colpita da un ictus e viveva su una sedia a rotelle. Forse anche per questo l'uomo ha deciso di ucciderla prima di togliersi la vita: temeva che, senza di lui, sarebbe rimasta sola e senza assistenza.
La coppia aveva quattro figli: Agata, Adalgisa, Alessandra e Aldo. Solo quest'ultimo vive a Bottanuco, mentre le tre sorelle abitano nel Milanese.
Il killer voleva vendere le sue quote - Vi sarebbe un movente economico dietro il primo omicidio. Magrì aveva deciso di vendere le proprie quote della società, ma la difficoltà di trovare un accordo economico con Orifici lo ha esasperato al punto da sparare con un colpo alla nuca al socio.
Vittima fu coinvolta in Tangentopoli - Carmelo Orifici, all'inizio degli anni '90, era stato coinvolto nelle inchieste di "Mani pulite" come suo fratello Achille, sindaco di Segrate a metà degli anni '70, arrestato e anni dopo completamente scagionato dalla Corte di Cassazione. L'indagine, all'epoca, avevano fatto molto scalpore perché aveva coinvolto decine di amministratori ex amministratori di Segrate e la vicina Pieve Emanuele, imprenditori e funzionari.