Milano, perché non ne impedì l'uso
Il preside del liceo Maiorana di Rho (Milano), Bruno Dagnini, è stato condannato a 1 anno e 8 mesi per aver tollerato che nel suo istituto gli studenti facessero uso di spinelli. Il professore era accusato di omessa denuncia, favoreggiamento personale e agevolazione nell'uso di droghe leggere. Nel cortile del liceo uno studente era stato arrestato con 20 grammi di hascisc e una analoga quantità di stupefacente fu trovata in un vano antincendio.
I carabinieri avevano trovato anche mozziconi di spinelli e su un davanzale tracce di cocaina. Davanti al giudice delle udienze preliminari Beatrice Secchi, incaricato di valutare la richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura, il docente ha respinto gli addebiti, sostenendo di sentirsi a posto con la coscienza e aggiungendo di avere collaborato con il Sert e con diversi psicologi per dare una corretta informazione ai ragazzi sulle sostanze stupefacenti. Il suo difensore, l'avvocato Giuliano Pisapia, ha chiesto che si procedesse con rito abbreviato e il pubblico ministero Gianluca Braghò aveva chiesto la condanna a 2 anni e 2 mesi di reclusione.
Dopo l'arringa difensiva, per dimostrare l'assoluta infondatezza delle accuse contestate, e alcune ore di camera di consiglio il gup ha deciso per la condanna a 1 anno e 8 mesi. "Sono esterrefatto: è allucinante - ha commentato il docente - A questo punto non ho più fiducia nella giustizia". L'avvocato Pisapia, secondo il quale non vi sarebbero gli elementi per arrivare alla condanna, ha annunciato ricorso in appello.