Per l'agricoltore, proprietario del dobermann assassino, era stata chiesta una condanna a quattro mesi, ma per i giudici "il fatto non sussiste". L'uomo dovrà ora ripresentarsi in aula per rispondere di stalking
Il Tribunale del Riesame di Brescia ha "scarcerato" un cane che era stato portato via al suo padrone, un imprenditore agricolo 47enne bresciano, perchè ritenuto colpevole di aver sbranato alcuni gattini del cognato dell'uomo. Il dobermann era stato rinchiuso in un canile. Il proprietario era già stato assolto dal Tribunale di Brescia, perché "il fatto non sussiste", dall'accusa di aver fatto uccidere i felini del parente.
Ma il 4 novembre 2016 il proprietario del cane tornerà in aula per un nuovo processo: dovrà rispondere di uccisione di animali e stalking nei confronti della sorella, del cognato, dei nipoti e della madre. Il tutto è nato quando il 2 ottobre 2015 l'uomo aveva istigato, secondo l'accusa, il suo dobermann Jordan contro i 15 gattini del familiare, uccidendoli tutti.
L'imprenditore agricolo bresciano, inoltre, era già stato denunciato dal parente in quanto il 10 settembre avrebbe schiacciato e ucciso col trattore altri gatti.