Centinaia di giovani, soprattutto dei centri sociali, al valico tra Italia e Austria. Tensione con le forze dell'ordine, feriti 5 agenti austriaci
Tensione al corteo "No borders" al valico del Brennero contro la militarizzazione e la chiusura dei confini per arrestare il flusso di migranti dalla Siria. La polizia austriaca ha effettuato cariche e ha usato idranti e spray urticanti per disperdere i manifestanti, in gran parte dei centri sociali, che hanno forzato il blocco degli agenti. "Essere rifugiati non è una scelta", recita uno dei tanti cartelloni che sfilano al corteo.
I manifestanti si erano dati appuntamento davanti alla stazione ferroviaria nei pressi del valico e da lì avevano marciato fino al confine, giungendo in territorio austriaco. Un gruppo di ragazzi che partecipavano alla manifestazione proveniva da una visita al campo di Idomeni al confine greco e ha denunciato "le condizioni disumane" con le quali vengono accolti i profughi.
I giovani dei centri sociali, durante il corteo, hanno indossato giubbetti di salvataggio, per ricordare i migranti che muoiono annegando in mare nei loro viaggi della speranza. Alcuni sono stati fermati dopo gli scontri.
Feriti 5 agenti austriaci - Cinque poliziotti sono rimasti feriti durante i tafferugli avvenuti nel corso della manifestazione. Lo hanno reso noto le autorità nella regione austriaca del Tirolo. Sulla vicenda ha preso posizione il governatore del Tirolo, Guenther Platter: "La violenza va respinta in ogni modo e non è tollerabile che i dimostranti abbiano attaccato i poliziotti. E' necessaria una sensibile riduzione del movimento di migranti verso le Europa. Nessuno di noi si augura che siano istituiti punti di controllo al Brennero, ma se gli stati europei non sono in grado di rendere sicure le frontiere esterne, l'Austria si troverà costretta ad istituire controlli ai propri confini".