Per contestazioni subito a Bardonecchia
La Fiamma Olimpica è stata dirottata su Bardonecchia a causa delle proteste dei No-Tav. All'uscita di Susa (Torino), dopo che i tedofori erano passati in mezzo ad ali di folla, a volte minacciosa, che urlava slogan contro la linea ad alta velocità gli organizzatori del viaggio hanno deciso di rinunciare. I dimostranti avrebbero voluto bloccare la fiaccola. Sul posto presenti numerosi poliziotti e carabinieri.
Al 57.mo giorno del suo giro d'Italia, la fiaccola ha comunque raccolto anche tantissimi applausi, sguardi ammirati e commossi da persone di ogni età. E a Condove, il comune a valle di Bussoleno, è stata forte la delusione delle 2-3 mila persone che si erano radunate per festeggiare il simbolo di Olimpia che non è mai arrivato.
L'incidente diplomatico, a cinque giorni dall'inaugurazione dell'Olimpiade di Torino 2006, ha irritato il presidente del Cio Jacques Rogge e tutto l'esecutivo del comitato olimpico mondiale, in riunione al Lingotto di Torino. Lo stesso Mario Pescante, supervisore del Toroc, si è infuriato. Pescante ha poi annunciato che per questo episodio chiederà scusa al Cio per l'ennesima contestazione alla fiaccola da parte dei No Tav.
"Provo grande amarezza e disagio - ha confidato -. Ho appena parlato con il presidente del Cio Rogge e sto rivedendo il discorso che pronuncerò di fronte all'Executive Board per chiedere scusa di quanto accaduto". Pescante spiega di non avere "la piu' pallida idea di cosa possa ancora capitare. E' una situazione fuori dal controllo di chiunque".