Forse preparava azione suicida
I carabinieri lo hanno intercettato al telefono mentre parlava con lo zio: "Vado a Milano a sposarmi, venerdì o sabato, se Dio mi proteggerà". Per queste parole un giovane tunisino è finito in manette nel capoluogo lombardo. Secondo gli inquirenti ci sarebbero forti sospetti che l'extracomunitario stesse preparando un attentato kamikaze. I militari dell'Arma lo hanno fermato immigrazione clandestina.
Inquietanti anche altre frasi che il giovane ha pronunciato al telefono con lo zio. "Si è presentato a me l'angelo della morte e mi ha detto: devo prendere la tua anima". Per gli investigatori potrebbe davvero trattarsi di un aspirante kamikaze, anche se mancano ancora altri tasselli dell'indagine che risulta molto difficile.
Il giovane si è chiuso in un rigoroso silenzio e per il momento è trattenuto per immigrazione clandestina. Gli inquirenti cercano di ricostruire i movimenti degli ultimi giorni che riguardano il tunisino e soprattutto gli eventuali contatti che lo hanno spinto a lasciare Bologna per raggiungere Milano. Si cerca di capire se l'extracomunitario faccia parte di qualche cellula del terrorismo islamico presente nel nostro Paese. Gli indizi ricavati dalle conversazioni intercettate al telefono sono pesanti. Gli esperti tendono ad analizzare sopratutto la frase: "Vado a sposarmi..." che nel gergo dei kamikaze significa proprio: "Vado a morire martire". Un linguaggio cifrato utilizzato dagli attentatori suicidi già in altre occasioni.