cronaca

Ragazza stuprata:"Chiedo giustizia"

Dopo sentenza shock:"Rivoglio la vita"

20 Feb 2006 - 08:27

"Ho vissuto un incubo, il peggiore possibile. Ma con il passato ho chiuso, voglio e merito un'altra vita". Con queste parole Valentina, la ragazza stuprata dal patrino quando aveva 14 anni, commenta la sentenza shock della Cassazione secondo cui l'abuso su una minorenne è meno grave se la vittima ha già avuto rapporti sessuali. "Non voglio soldi, ma chiedo giustizia", ha aggiunto la giovane.

Intervistata da Il Messaggero, Valentina racconta il suo dramma con lucidità. "Ero una ragazzina cresciuta troppo in fretta e con troppa voglia di crescere in fretta - dice la giovane che ora ha 21 anni e vive lontana dalla madre e dal patrigno che l'ha stuprata - Mio padre era in carcere, lo avevano condannato per omicidio, avevo solo mia madre e quando è arrivato quell'uomo a casa mi sono illusa di aver ritrovato quello che mancava".

Così invece non è stato, e l'uomo ha abusato della piccola ferendo Valentina non solo nel corpo, ma anche nell'anima. "Soffro ancora per quella storia, mi ritorna in mente ogni votla che sento di bambini violentati e aggrediti - spiega la ragazza - Allora ritorno al passato e soffro peggio di sei anni fa". Una sofferenza che è tornata drammaticamente a galla dopo l'inaspettata decisione della Cassazione. "Non so bene, non ho capito molto di cosa hanno deciso i giudici - dice Valentina - L'avvocato mi ha detto che la condanna è stata confermata e che ora devono decidere soltanto gli anni di carcere per quell'uomo".

Nonostante le parole della Cassazione, mentre parla, Valentina sembra comunque soddisfatta per l'esito della sua coraggiosa battaglia. "Mi basta questo, non voglio altro - spiega ai cronisti dopo aver capito che il patrigno andrà comuqnue dietro le sbarre - neanche i soldi che mi spetterebbero e anche servirebbero. Non cercavo vendetta, volevo solo un appiglio su cui costruire una vita nuova".

Una vita lontana dal passato che però non può rimanere indifferente alle parole dei giudici della Corte Suprema. "Prima dello sturpo - si legge nella sentenza - Valentina aveva avuto rapporti con altri uomini e la sua sessualità non era quella di un'adolescente". "Se vogliono dire che mi prostituivo, rispondo: falso, mai fatto - replica la ragazza - E' vero, allora avevo avuto rapporti con altri due uomini grandi, ma anche in quelli c'era un fundo di violenza. E così è e sarà sempre quando un adulto prende una ragazzina di 14 anni".

Le parole più dure di Valentina sono invece per la madre, che ha dichiarato giusta la sentenza della Cassazione sullo stupro della figlia. "Non la vedo da tempo - dice la 21enne - I miei incontri con lei sono ormai pochi. Se ha detto che i giudici hanno fatto bene, ha detto purtroppo una stronzata". Dalla madre e dal patrigno Valentina si è ormai allontanata da tempo e si è trasferita a Cagliari in cerca di un futuro migliore. "La strada per uscire dall'incubo l'ho fatta tutta da sola - spiega - da oggi in poi so di avere tante persone vicine". Lontana dall'orco che l'ha segnata per sempre, la ragazza sta cercando di ricostruirsi una vita. "Il futuro è un lavoro che non ho e una famiglia che non ho, ma ho trovato il ragazzo giusto - dice infine Valentina - Non sono mai stata felice, ma lo sarò: merito di esserlo".

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