Tutti assunti a tempo indeterminato
Da precari a lavoratori a tempo indeterminato. Assunti nove mesi fa per la "Palermo Ambiente", azienda costituita tra la Provincia e i comuni di Palermo e Ustica per la gestione dei rifiuti, 50 dipendenti conteranno i tombini e le feritoie dei marciapiedi per lo scarico delle acque. Altri 20, invece, hanno il compito di controllare le presenze dei primi. Gli addetti al conteggio sono tutti parenti di politici.
Per 800 euro al mese, ogni mattina escono dal proprio ufficio dirigendosi in una quartiere della città. Qui cominciano a contare i tombini e le feritoie sui marciapiedi, quelle per il deflusso delle acque piovane. Tornano in sede soltanto dopo aver svolto il loro dovere: compilare la lista completa dei tombini di Palermo.
Ispettori ambientali
E' una storia di sprechi portata alla luce da "Repubblica". I 70 dipendenti, formati in un corso finanziato in parte dalla Comunità europea, per sette anni sono stati precari. Nove mesi fa finalmente l'assunzione a tempo indeterminato con la qualifica di ispettori ambientali.
Se necessario, la "task force" ambientale poteva, fino a qualche tempo fa, fotografare anche i tombini e domandare ai palermitani se la loro città fosse pulita. Mentre in 70 girano in città, gli altri 20, in ufficio, controllano che i colleghi compiano il loro dovere.
"Parenti non serpenti"
"E' una situazione temporanea", ha detto l'amministratore delegato della società che si occupa di rifiuti. Lo scandalo riguarda anche 397 persone, assunte negli ultimi tre anni dalle sei aziende ex municipalizzate (che fornivano servizi come gas, acqua) per chiamata diretta, senza sostenere alcun concorso. Nessun rilievo penale, se non per 11 assunti senza averne il titolo. Hanno impedito che il loro nome venisse diffuso. Ma il Garante della Privacy, in nome della trasparenza, si è pronunciato, decidendo per la divulgazione dei nominativi assunti. Tutti sono parenti di qualche politico.