A Mattino Cinque l’intervista al ragazzo aggredito prima di Natale
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"Sono un po’ emozionato, cosa mi è mancato? Questo portone". Sono queste, nel giorno del suo ritorno a scuola, le prime parole di Arturo, il diciassettenne aggredito a Napoli la settimana prima di Natale, accoltellato in via Foria. "So che ci sono state altre aggressioni, purtroppo sono solo uno di una lunga serie. Ce ne saranno altri ancora", dice il ragazzo ai microfoni di Mattino Cinque. Ad attenderlo, nel liceo Cuoco di Napoli, il 17enne ha trovato un grande striscione affisso all’ingresso con la scritta "Bentornato Arturo".
Gli stessi compagni sono stati quelli che lo hanno aiutato nel periodo di riabilitazione e ritorno alla normalità: "Cosa mi hanno detto i miei compagni? Di resistere, di tenere duro, sapevano che il peggio era passato". A parlare in diretta, durante il programma condotto da Federica Panicucci, è stata anche la mamma Marialuisa: "Siamo ottimisti per questo percorso di normalizzazione della vita di Arturo, ma parlare di giorno di festa è troppo. Purtroppo mio figlio ha ragione, non sarà l’ultimo ma ci auguriamo che attraverso un nuovo atteggiamento di rinnovato impegno civile e politico queste storie non accadano più".