All'ex agente fotografico veniva contestata una "omessa dichiarazione dei redditi", ovvero di non aver pagato le tasse su quelle somme scoperte nel 2016
Fabrizio Corona è stato assolto dal Tribunale di Milano perché "il fatto non sussiste": l'accusa, che ne aveva chiesto l'assoluzione, contestava all'ex "re" dei paparazzi "un'omessa dichiarazione dei redditi". Corona, per i pm, non avrebbe pagato le tasse sui famosi 2,6 milioni di euro in contanti, trovati nel 2016 in parte in un controsoffitto dell'amica e collaboratrice Francesca Persi e in parte in cassette di sicurezza in Austria.
Il suo legale, l'avvocato Ivano Chiesa, aveva depositato al giudice una serie di documenti per dimostrare che su quei soldi, sia quelli del controsoffitto che quelli trovati in Austria, c'era già stato all'epoca "l'adempimento del debito tributario da parte di Atena", società e agenzia pubblicitaria dello stesso Corona.
Soldi che dopo un sequestro vennero restituiti proprio ad Atena. Nel procedimento si contestava che quella società fosse "mero schermo" dell'attività imprenditoriale di Corona e a lui come persona fisica veniva imputato di non aver versato le imposte e di aver evaso il Fisco. "Le sentenze definitive - ha aggiunto il legale - hanno assolto l'ex fotografo dei vip dalle accuse principali, tra cui l'intestazione fittizia di beni, su quei 2,6 milioni di euro, stabilendo anche che non esisteva alcuna schermatura societaria".
Con la sentenza del 12 giugno 2017 del collegio presieduto da Guido Salvini erano già state spazzate via all’epoca le contestazioni a Corona, tra cui l’intestazione fittizia di beni, su quei 2,6 milioni di euro. Accuse che lo avevano portato in carcere nell’ottobre del 2016.