a "Pomeriggio Cinque"

Asti, pensionata derubata dalla badante: "Sottratti oltre 300mila euro"

L'ottantenne: "Mi ha convinta a trasferirmi in Romania dalla sua famiglia" 

08 Gen 2024 - 18:31

L'incubo di Giuseppina è finito dopo otto anni. La pensionata di Castagnole delle Lanze (Asti) nel 2016, dopo la morte del marito, è stata convinta dalla badante a lasciare la sua casa e a trasferirsi in Romania. Nel frattempo, però, la donna dopo aver fatto firmare con l'inganno una procura all'ottantenne le ha sottratto più di 300mila euro. A raccontare l'accaduto è proprio Giuseppina che a "Pomeriggio Cinque" spiega come è riuscita a denunciare e a far arrestare la badante. 

Dopo la morte del marito, la collaboratrice avrebbe approfittato del momento di debolezza dell'anziana convincendola prima a trasferirsi dalla sua famiglia in Romania e poi a firmare una procura che le permetteva di agire in banca al suo posto. Grazie a questo sotterfugio la badante avrebbe sottratto alla pensiona circa 317mila euro. Con una parte di quei soldi la badante avrebbe acquistato una tabaccheria in provincia di Cuneo affidata ad alcuni parenti, mentre altri familiari sarebbero andati a vivere nella proprietà di Giuseppina che nel frattempo era bloccata in Romania. "Mi sono fidata di lei e mi sono fatta portare in Romania. Lei riscuoteva anche la mia pensione e io pensavo che pagasse le mie bollette che invece non sono state più pagate", racconta Giuseppina che per anni, non avendo figli e amici, ha vissuto insieme alla madre e al marito della badante che intanto gestiva il suo patrimonio in Italia. 

"Con i miei soldi ha comprato tantissimi vestiti, aveva tre armadi pieni", fa sapere l'80enne a Canale 5. Poi sei mesi fa la svolta, Giuseppina è riuscita a tornare nella sua abitazione di Castagnole e ha trovato il coraggio di denunciare la badante. "Quando sono tornata a casa ho visto che aveva distrutto un bagno, e maltrattava i miei cani", spiega la donna che da quel momento ha capito le cattive intenzioni della badante e l'ha denunciata. 

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