LO ANNUNCIA LA SOCIETA'

Atlantia, report falsi su viadotti: sospesi 6 dipendenti | Cda Spea rimette il mandato

"Su Autostrade - ha fatto sapere Luigi Di Maio - andiamo avanti con la volontà di revocare le concessioni ai Benetton". Aspi mette online documenti sui viadotti

14 Set 2019 - 22:09
 © ansa

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Autostrade per l'Italia "subito dopo essere venuta a conoscenza dei provvedimenti cautelari emessi dalla magistratura nei confronti dei due dipendenti coinvolti nel procedimento di falso sui viadotti Pecetti e Paolillo, ha deciso di sospendere i 2 dipendenti con effetto immediato, provvedendo alla loro sostituzione". Lo si legge in una nota della società. Sospesi anche i 4 dipendenti di Spea destinatari di altrettanti provvedimenti cautelari.

La società ha inoltre reso noto che per lunedì è stato convocato in via straordinaria un consiglio di amministrazione di Autostrade, in cui si saranno valutate ulteriori iniziative a tutela della società stessa.

Di Maio: "Avanti su revoca concessioni" - "Su Autostrade - ha fatto sapere Luigi Di Maio - andiamo avanti con la volontà di revocare le concessioni ai Benetton, ad un'azienda che non ha mantenuto il ponte Morandi e addirittura ha nascosto le carenze manutentive: mi fa piacere che pure per il Pd questa parola non sia più un tabù".

Report viadotti, cda Spea rimette il mandato: sospesi 4 dipendenti - Il Consiglio di amministrazione di Spea Engineering, riunitosi con urgenza, "avendo appreso dei provvedimenti cautelari emessi dalla magistratura nei confronti di alcuni dipendenti, ha disposto la sospensione immediata dall'incarico degli stessi dipendenti". E' quanto si legge in una nota dell'azienda. Il cda, inoltre, "si è reso disponibile a rimettere il proprio mandato nelle mani del presidente per consentire la più efficace tutela della società".

I viadotti a rischio in tutta Italia

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Aspi: "Online informazioni e documenti su sicurezza viadotti" - "Per garantire ai cittadini la più ampia informazione sulle condizioni di sicurezza dei viadotti della propria rete" Autostrade per l'Italia "ha pubblicato sul sito schede di dettaglio sulle condizioni di sicurezza del viadotto Pecetti e del ponticello Paolillo e le relative comunicazioni inviate al MIT. Dalle informazioni e dai documenti consultabili da chiunque emerge una condizione di piena sicurezza delle due opere". E' quanto si legge in una nota della società. Nelle note che accompagnano la pubblicazione dei documenti sulla sicurezza, Aspi ricorda, per quanto riguarda il Viadotto Pecetti, che nel 2018 si era evidenziata una "perdita di precompressione su una delle dodici travi dell'opera" e che successivamente dalle indagini svolte "dal progettista esterno incaricato dalla Direzione 1° Tronco di Genova, era emersa un'incongruenza tra la relazione di calcolo e i documenti di contabilità lavori risalenti agli anni 70-80. Infatti da questi ultimi risultava un dimensionamento dei cavi di precompressione inferiore a quelli indicati nella relazione di calcolo".

Le interlocuzioni con Spea, si precisa, "erano relative alle assunzioni da fare circa la perdita percentuale di precompressione relativa ad un solo cavo sui 5 della trave, alla luce dell'incertezza relativa alla predetta incongruenza dei calcoli". Quindi il progettista, "in via cautelativa" aveva basato l'intervento "sui dati più sfavorevoli contenuti nei documenti di contabilità". Intervento "progettato e concluso nel febbraio 2019 sulla base di tali assunzioni, ampiamente cautelative".

Quanto al viadotto Paolillo "per quanto a conoscenza della società", si legge sempre nella nota esplicativa, si trattava di "una presunta marginale discrepanza tra diversi documenti della contabilità finale di costruzione: in particolare la tabella di sintesi della contabilità finale riporta un quantitativo totale di armatura di precompressione irrealisticamente basso che non ha trovato alcun riscontro nella realtà e che fa ritenere tale tabella priva di significato. Parliamo di documenti degli anni 70". Da "successive ricerche della documentazione presente in archivio (verbale di collaudo, certificati di origine e di prova utilizzati nella costruzione) è emersa invece una perfetta rispondenza dei dati documentali con l'armatura di precompressione effettivamente presente nelle travi costituenti l'impalcato dell'opera". Di conseguenza "le verifiche di sicurezza condotte sia sulla base dei carichi di progetto che secondo gli schemi di carico delle NTC2018 - che seppure non previste dalla stessa normativa, sono state espressamente richieste dal MIT e trasmesse con lettera del 28/02/2019 (Allegato 3) - sono da ritenersi corrette alla luce sia delle informazioni del collaudo che delle evidenze rilevate al vero nelle indagini in sito".

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