"Al momento creano disservizi, ma non incidono sulla salvaguardia di dati o funzionalità dei sistemi. Ma dobbiamo essere pronti"
"Dobbiamo aspettarci una possibile escalation". Così il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Franco Gabrielli ha commentato l'attacco hacker a vari portali istituzionali italiani rivendicato dal collettivo russo Killnet. Secondo Gabrielli "la differenza non la fa solo l'attaccante ma anche la capacità dell'attaccato. Un po' di tempo lo abbiamo perduto, i livelli e gli standard non sono così performanti. Bisogna graduare il livello di attenzione", ha aggiunto.
L'attacco è iniziato alle 22 di giovedì sera contro vari portali istituzionali italiani, tra cui quelli del Consiglio superiore della magistratura, dell'Agenzia delle Dogane e dei ministeri di Esteri, dell'Istruzione e dei Beni culturali. "Non abbiamo mai negato che la vicenda bellica potesse comportare anche effetti di questo tipo ma bisogna centrare quelli che sono gli effetti", ha spiegato Gabrielli. "Quello a cui stiamo assistendo in queste ore sono attacchi di Dos che hanno come obiettivo principale il creare disservizi ma che non hanno nulla a che vedere con attacchi che possono incidere sulla salvaguardia dei dati e sulla funzionalità dei sistemi".
Ospite della trasmissione 'Radio1 in Vivavoce', su Rai Radio1, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Sicurezza nazionale ha sottolineato che "dobbiamo vivere gli eventi non sempre come guerre nucleari: un conto sono le disfunzioni tecniche, un conto sono gli attacchi di questo genere, un altro ancora sono i Ramsware, che si inseriscono nei sistemi e se ne impadroniscono". Quindi questi attacchi non sono le famose 'conseguenze' di cui più volte ha parlato Vladimir Putin? "In questo mondo ci sono anche i collettivi hacker che hanno attaccato le infrastrutture russe. Oggi hanno un rilievo maggiore ed è giusto cosi' - ha spiegato - ma dobbiamo anche avere approccio che io chiamo di resilienza psicologica, che non significa sottovalutare. Però anche vivere ogni singolo attacco, perché un sito istituzionale non è fruibile
per qualche ora, credo non sia la modalità giusta".
"Le guerre si vincono anche con la modalità con cui si affrontano problemi - ha sottolineato - e se creiamo un clima di disfattismo per un attacco di Dos allora comincio a preoccuparmi quando gli attacchi saranno più significativi, il che non è escluso non avverrà". E alla domanda se ci dobbiamo aspettare una sorta di escalation, Gabrielli ha risposto: "Direi di si, è nelle cose, dobbiamo prepararci".