Il 45enne tunisino si è trasferito nella città lombarda insieme alla moglie e alle tre figlie e partecipa ai corsi di formazione dell'azienda di trasporti locale: "Spero di non deludere"
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Dopo la tragedia, i guai con la giustizia e l'espulsione in Tunisia, si apre un nuovo capitolo nella vita di Azouz Marzouk, l'uomo che, l'11 dicembre 2006 perse nella strage di Erba il figlio Youssef di due anni, la moglie Raffaella e la suocera Paola Galli con la vicina di casa Valeria Cherubini. Come racconta lui stesso al quotidiano Il Giorno, la sua nuova vita è a Lecco, assunto part-time dall'azienda di trasporti locale, dove sta frequentando i corsi di formazione per diventare autista di autobus. "Devo superare i tre esami per ottenere la patente D e la Cqc", racconta. La Cqc è la Carta di qualificazione del conducente. "Studio, mi sto preparando e, quando sarò abbastanza pronto e, non appena sarà possibile, sosterrò gli esami", spiega Azouz. Il contratto diventerà poi full time una volta superato l'esame.
Ma soprattutto, racconta Azouz: "Qui sono stati gli unici a darmi fiducia – dice –. Mi considerano per chi sono, non per quello che mi è successo, quello che ho fatto o per chi ero prima. Per tutti sono semplicemente Azouz, non 'quello della strage di Erba'. Nessuno mi guarda strano o con curiosità come per chiedermi qualcosa". Una nuova vita di cui Marzouk è grato: "Sono veramente gli unici che mi hanno accettato e dato un’opportunità. Non mi era mai capitato prima. Spero di non deluderli", dice, aggiungendo che a Lecco ha intenzione di mettere radici insieme alla moglie, sposata nel 2009 in Tunisia, e alle tre figlie di 14, 10 e 8 anni. "Voglio diventare autista per loro, sono la mia vita, mi hanno dato la forza di ricominciare" conclude Marzouk.