A Milano

Baby Gang, dimezzata in appello la condanna per sparatoria movida: rimasero feriti due senegalesi

La sparatoria avvenne nella notte tra il 2 e il 3 luglio del 2022 a Milano. Ridotta a 2 anni e 9 mesi la pena per il trapper

09 Lug 2024 - 22:18

È stata dimezzata da 5 anni e 2 mesi a 2 anni e 9 mesi la condanna per il trapper Baby Gang nel processo abbreviato con al centro la sparatoria, avvenuta nella notte tra il 2 e il 3 luglio del 2022 in piena movida milanese, in cui rimasero feriti due senegalesi. Lo ha deciso la corte d'Appello di Milano, che ha ridotto da 6 anni e 4 mesi a 4 anni e 6 mesi la condanna anche per Simba La Rue, tra gli imputati assieme ad altri giovani del gruppo dei due trapper. Baby Gang, all'anagrafe Zaccaria Mouhib, 23 anni, con milioni di follower, di recente è stato assolto in Appello in un processo per rapina. 

Il processo per la sparatoria nel pieno centro della movida milanese

 Per la sparatoria avvenuta in via Toqueville, vicino a Corso Como, la Procura Generale milanese aveva chiesto di confermare tutte le condanne di primo grado. I giudici hanno accolto la tesi difensiva degli avvocati Niccolò Vecchioni e Jacopo Cappetta. Per Baby Gang e altri 3 degli 8 imputati accusati a vario titolo di rapina, lesioni gravi, rissa e porto abusivo d'arma, cade completamente l'accusa di rapina, anche nella forma del concorso anomalo. 

La soddisfazione degli avvocati

 I legali non hanno nascosto la loro soddisfazione per la decisione aggiungendo che “si parla di processi veri, non è una trovata pubblicitaria, questi ragazzi sono tutti quanti ristretti nella loro libertà personale, sono vicende che hanno un impatto concreto sulle loro vite, non è un gioco”. La sentenza della Corte d’Appello arriva a pochi giorni dalla scarcerazione del trapper che si trovava detenuto nel carcere di Busto Arsizio, in provincia di Varese.

Gli arresti domiciliari

 Baby Gang era di nuovo finito in carcere circa due mesi fa dopo che la Corte ha rilevato una violazione degli arresti domiciliari con la pubblicazione sui social di post legati al suo nuovo album. Il Tribunale del riesame ha accolto anche in questo caso la richiesta del difensore sottolineando come i magistrati d’appello non avessero tenuto conto del fatto che il trapper "fosse stato autorizzato dalla stessa Corte e dal Tribunale prima a derogare sia all'obbligo di permanenza al domicilio e al divieto di comunicare con soggetti terzi". Uscendo dal carcere Baby Gang si era sfogato con una frase ingiuriosa rivolta al sistema giudiziario italiano prima di salire sulla sua Lamborghini arancione e andarsene.

Ti potrebbe interessare

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri